«Coronavirus, a Napoli bus sporchi»: ed è paralisi nei trasporti

«Coronavirus, a Napoli bus sporchi»: ed è paralisi nei trasporti
di Elena Romanazzi
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 23:00 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 11:24
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Mezzi sporchi. Macchie d’olio ovunque, resti di cibo, fazzoletti lasciati per terra, gomme da masticare appiccicate sotto i sedili, caramelle. Sugli autobus c’è di tutto e ieri gli autisti che fanno base al deposito di via delle Puglie hanno deciso di non salire sui mezzi in attesa che venissero finalmente puliti. Già dal primo turno, quello delle 5 del mattino, ci sono stati i disagi. Numerose le linee ridotte a causa della sporcizia. 

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IL CASO
L’Anm, come anche le altre aziende di trasporto, aveva annunciato un piano straordinario di sanificazione dei mezzi di trasporto pubblico e dunque metropolitane, tram, funicolari e autobus appena pochi giorni fa. Non è stata l’unica a predisporre questo tipo di intervento. Anche le Fs l’hanno pianificato e poi l’Eav per la Circumflegrea, la Cumana e i bus. Tutto sempre legato all’emergenza Coronavirus e all’esigenza di garantire la massima igiene sui mezzi che vengono utilizzati da migliaia di persone. Il piano è partito, ma a metà. Metro tirate a lucido e bus sporchi, e in questo si tratta di pulizie ordinarie. Ieri mattinata si è scatenato il caos.

IL BLOCCO
Quaranta i mezzi che sono rimasti in deposito con i relativi autisti a disposizione dell’azienda ma non impiegati. L’elenco dei disagi è arrivato alla spicciolata. Attese bibliche alle fermate (malgrado non ci fosse il solito traffico per la chiusura delle scuole). E un elenco di linee soppresse non marginali: il 154, 182, C90, 176, 177, 194,673, 173, 175. In pratica sono usciti la metà dei mezzi predisposti per la mattinata e anche nel primo pomeriggio sono state diverse le linee che hanno subìto forti rallentamenti. L’Usb ha guidato i controlli sull’effettiva pulizia dei mezzi. «Nell’ambito degli annunciati controlli da parte dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di Anm per verificare l’avvenuta pulizia e disinfezione dei mezzi Anm - si legge in una nota - oltre il 50% delle vetture esaminate non sono risultate in regola con le attività di pulizia giornaliera previste dal capitolato di appalto». Le risultanze delle verifiche saranno comunicate ai responsabili aziendali e all’amministratore unico». «È inaccettabile che l’Anm richieda attività straordinarie di pulizia e lasci che quelle ordinarie non vengano garantite», sottolinea il sindacato. «Auspichiamo che l’azienda e il Comune di Napoli, senza indugio alcuno - conclude l’Usb - intervengano per mettere fine a questa indegna situazione, finanziata con soldi pubblici cioè dai cittadini napoletani».

L’ANM
Il presidente della commissione Infrastrutture e Mobilità del Comune Nino Simeone ha preso carta e penna ed ha scritto all’amministratore unico di Anm per avere informazioni sul piano di pulizie. In serata l’azienda rispetto a quanto è accaduto ieri ha chiarito che c’è stata una riunione in cui ha esposto ai rappresentanti sindacati i provvedimenti presi per una migliore sanificazione dei mezzi per il coronavirus. Anm, inoltre, ha assicurato ai dipendenti che «è stata intensificata la pulizia e la disinfezione, oltre a informarli dell’acquisto del gel disinfettante per le mani che sarà loro distribuito. E stamattina (ieri, ndr) un folto gruppo di autisti ha affermato che la metà dei bus del deposito di via delle Puglie era sporco». «Immediate le verifiche - si legge in una nota dell’Anm - è stata ordinata una nuova pulizia di quelli che sembravano non puliti al meglio ma gli autisti hanno proseguito la loro protesta creando problemi agli abitanti della zona orientale di Napoli».

Anm ricorda infine che tutti i provvedimenti assunti, «tra cui la sanificazione quotidiana di bus e treni, sono misure cautelative assunte dall’azienda, al momento non è giunta infatti alcuna comunicazione ufficiale dagli enti preposti sulle iniziative da adottare».

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