Chiaia, pasticcio luminarie:
i vigili multano i negozianti

Chiaia, pasticcio luminarie: i vigili multano i negozianti
di Gennaro Di Biase
Giovedì 27 Febbraio 2020, 07:47
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Scoppia il caso delle «luminarie d'artista» a Chiaia. Protagonisti della vicenda sono gli esercenti di Confcommercio, il Comune e la Polizia municipale. Negozianti e sponsor le hanno pagate e montate, Palazzo San Giacomo ne ha condiviso il progetto e i vigili urbani le hanno multate. L'impasse è scaturita da vari fattori. Due cose però vanno premesse. Primo: «Le luminarie sono autorizzate a restare al loro posto fino a fine febbraio, secondo l'accordo siglato con il Comune», spiega Confcommercio. Secondo: al centro dell'impasse ci sono i contenuti pubblicitari delle luci, come dimostra la sanzione da «431 euro» elevata dai vigili in zona via dei Mille. «Il commerciante - si legge nel documento - collocava, in assenza di titoli abilitativi, una luminaria decorativa con una scritta pubblicitaria». Confcommercio protesta. Ciro Borriello, assessore comunale con delega alla Pubblica Illuminazione, convocherà in queste ore i vigili di Chiaia per fare chiarezza sulla questione.

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LE TENSIONI
Gli imprenditori non ci stanno. «Ci sono arrivate multe per più di 10mila euro - dice Confcommercio - dopo averne spesi circa «90mila per l'impegno economico e per l'installazione» delle luminarie firmate dall'artista Lello Esposito. «Nell'ultima settimana sono arrivate oltre 20 sanzioni ai nostri iscritti e ai nostri sponsor - spiega Pasquale Russo, presidente di Confcommercio Napoli - Già nel 2018 avevamo organizzato le luminarie non solo a Chiaia ma anche in corso Umberto, con la partecipazione di alcuni sponsor. Quest'anno siamo intervenuti solo a Chiaia con le luminarie d'artista. Sia nel 2018 che nel 2019 il percorso è stato interamente condiviso con l'amministrazione comunale, sin dalla primavera. Sulla questione delle autorizzazioni per le scritte degli sponsor e la relativa tassa di pubblicità, l'assessore Borriello e i suoi dirigenti ci hanno sempre assicurato che non erano dovute, in quanto le iniziative rientravano nel quadro dell'avviso pubblico per la ricerca di sponsor per le luminarie natalizie, emesso sia nel 2018 che nel 2019. Il quadro in questione prevede espressamente la possibilità di veicolare il proprio marchio/logo/ragione sociale, secondo modalità e in spazi concordati con l'amministrazione, all'insegna dell'eleganza e della sobrietà, in modo tale da non disturbare la caratteristica essenziale di arredo natalizio. Inoltre, il Comune si riserva la facoltà di recepire anche proposte spontanee di sponsorizzazione al di fuori del presente avviso per la medesima finalità. Questa impostazione fu confermata in una riunione in presenza di Borriello e dei dirigenti comunali. Ora, nonostante un impegno nostro e degli sponsor di circa 90mila euro, e senza alcun contributo dal Comune, ci sono arrivate le multe per mancate autorizzazioni che la stessa amministrazione ci aveva assicurato non essere necessarie».

LA MUNICIPALE
Non si tratta di nuove nozze trash organizzate tra Maschio Angioino e Plebiscito, ma l'impasse c'è. Il generale Ciro Esposito, comandante della Polizia municipale, chiarisce che sono state elevate sanzioni sulle luminarie «in tutta la città, e per due diversi tipi di violazione». La prima trasgressione, che corrisponde a una multa di «173 euro», riguarda «le luci che non erano montate su pali di legno, come previsto dalle autorizzazioni, ma sui pali della pubblica illuminazione - prosegue Esposito - I commercianti, in proposito, si sono fatti autorizzare successivamente, ma il verbale resta». La seconda trasgressione, che corrisponde a una multa di «431 euro», riguarda le luci in senso stretto: «All'interno delle luminarie ci sono messaggi pubblicitari - aggiunge Esposito - che andrebbero tassati, come previsto dall'articolo 23 del Codice della Strada».

IL COMUNE
La legge è legge, ma qualcosa di sicuro non ha funzionato nel dialogo tra forze dell'ordine, commercianti e Comune. Se Confcommercio teme che possano piovere nuove sanzioni nei prossimi giorni, l'assessore Borriello, a conoscenza delle multe, si mostra sorpreso e parla di «progettazione delle luminarie condivisa con tutti gli attori fin dall'inizio delle operazioni». Proverà a mediare (e rimediare) all'impasse già in queste ore: «Oggi stesso convocherò la Polizia municipale di Chiaia per un confronto - dice - e per comprendere il perché di queste sanzioni, visto che avevamo condiviso il percorso delle luminarie d'artista con tutti gli attori: da Confcommercio alla Municipalità di Chiaia».
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