Coronavirus, le interviste «ignoranti» ai napoletani: il video è virale

Due napoletani intervistati sul coronavirus
Due napoletani intervistati sul coronavirus
di Gennaro Morra
Sabato 7 Marzo 2020, 22:20 - Ultimo agg. 8 Marzo, 18:50
3 Minuti di Lettura
La psicosi da coronavirus sembra correre più della stessa epidemia. E un po’ in tutto il paese si registrano scene d’isteria, individuale e collettiva, che richiamano alla mente titoli di bestseller o di classici della cinematografia di genere. Ma i napoletani sembrano andare controcorrente, rispondendo all’emergenza sanitaria con ironia e leggerezza, che dall’esterno possono essere bollate come incosciente strafottenza. E invece probabilmente è la reazione naturale di un popolo abituato ad affrontare allarmi di questo tipo: dalla crisi dei rifiuti del 2005 all’epidemia da colera del 1973, passando per il terremoto del 1980, solo nell’ultimo mezzo secolo la città ha vissuto tante situazioni di pericolo, che ormai ha imparato a conviverci. Per non parlare del Vesuvio che da sempre rappresenta una minaccia per l’esistenza stessa della città.
 

Eppure suscita ancora clamore la reazione un po’ svagata di qualche napoletano di fronte all’esplosione dell’epidemia da coronavirus. Ne è la riprova il video della pagina Facebook L’analisi ignorante, che negli ultimi due giorni è diventato virale sul social network di Mark Zuckerberg. Mezzo milione di visualizzazioni per una clip di Antonio Supino e Francesco Di Serio e che mostra le risposte sul coronavirus raccolte in giro per la città. E c’è chi ci scherza, chi ridimensiona il pericolo, chi ipotizza che sia un complotto internazionale e chi dà la colpa ai cinesi. E ancora qualcuno offre rimedi un po’ strampalati come l’aria del Lungomare di Napoli o il caldo e il vino, qualcun altro ironizza sull’uso di mascherine e Amuchina. E poi c’è chi sostiene che il vero virus sia l’odiata Juventus.
 
LEGGI ANCHE E spopola la mascherina divina

Insomma, è evidente che non si tratta di un servizio giornalistico, ma del tentativo di alleggerire un po’ la situazione, ironizzando soprattutto sulle nostre paure. E, invece, in tanti hanno lasciato sotto il video commenti di sdegno: «Fate passare 4/5 settimane e poi mi direte se avete ancora da ridere – scrive Gianluca –. Questo purtroppo è il frutto della continua rassicurazione in barba a agli allarmi OMS fatta da due mesi ad oggi. Ricordate il messaggio del medico cinese che per primo lanciò l'allarme, proteggete voi stessi e le vostre famiglie, evitate il contagio. Quanta ignoranza, pagheremo molto per tutto questo». E Michelangelo non è da meno: «Complimenti a questi incoscienti che sottovalutano tutto. Bravissimi».
 
E poi c’è chi accusa gli autori del video di voler mettere in cattiva luce la città: «Che sputtanapoli! Odio queste interviste – commenta l’utente Lino e Paola –. Celano cattiveria verso i napoletani». Ma Nunzia è di tutt’altro avviso: «Il video sicuramente non era per discriminare i napoletani, anzi, era per farci una risata in questo periodo che regna la paura – scrive –. Meglio una passeggiata all'aria aperta vicino al mare, rispettando sempre le norme d’igiene sanitaria, piuttosto che chiudersi nei musei, centri commerciali e tante attività, che mi auguro adesso stiano chiudendo per evitare contagi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA