Coronavirus a Napoli, De Luca contro i baretti: regole non rispettate pronti a chiudere i locali

Coronavirus a Napoli, De Luca contro i baretti: regole non rispettate pronti a chiudere i locali
Domenica 8 Marzo 2020, 17:37 - Ultimo agg. 9 Marzo, 07:30
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Pronti a chiudere bar, locali, pub. Contro «posizioni» irresponsabili di chi, anche questo weekend, ha disatteso le disposizioni per evitare la diffusione del coronavirus, «saremo obbligati a fare ordinanze di chiusura di pub, bar, ristoranti e quant'altro». Finisce nel mirino di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, la movida: «Nella nottata di ieri, sabato notte, i baretti della zona della movida a Napoli e i centri storici delle principali città campane erano gremiti di ragazzi ammassati l'uno sull'altro. Non guarderemo in faccia a nessuno, se continua così».



Mancano all'appello «1600 unità di personale» tra medici, infermieri, oss. Soprattutto servono anestesisti, infettivologi, pneumologi, medicina interna, farmacia, nefrologi, medici di pronto soccorso. «Partiremo - fa sapere - con contratti a tempo determinato con medici impegnati in quelle scuole di specializzazione». Contemporaneamente, si lavora per lo scorrimento graduatorie non solo per queste specializzazioni, ma anche per gli infermieri.

«Ci muoviamo con poteri commissariali - afferma De Luca - che ci sono stati assegnati, ma ci sono dubbi interpretativi se possiamo procedere da subito o serve un passaggio prima con il Ministero. Noi andiamo avanti senza altri passaggi». Perché, come evidenzia, «se i tempi sono quelli della burocrazia italiana, arriviamo fuori tempo utile». De Luca ha annunciato il raddoppio dei posti letto in terapia intensiva, dagli attuali 320 a 500 aggiuntivi. «Ci stiamo preparando - sottolinea - a una riorganizzazione impotente che avrà un costo aggiuntivo per noi di 30 milioni di euro». Alla Campania servono «ventilatori e apparati tecnologici in grado di portare ossigeno ad ogni posto letto aggiuntivo».
 


Martedì prossimo è in programma una gara nazionale per la fornitura, «se ne occuperà la Consip», ma De Luca chiarisce di aver dato indicazioni ai direttori generali e alla centrale d'acquisto campana di procedere a prescindere«. »Se troviamo fornitori disponibili, acquistiamo quello che ci serve - aggiunge - poi si vede con le forniture nazionali«. All'Istituto superiore di Sanità, il governatore campano ha chiesto di poter accreditare altri »due o tre laboratori« per effettuare i tamponi che, al momento vengono analizzati solo all'Ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per le malattie infettive. «O sviluppiamo ora una operazione di prevenzione di massa per contenere il coronavirus - prosegue - o avremo una ospedalizzazione dei pazienti, cioè una situazione drammatica perché non potremo ospitare tutti i contagiati da coronavirus».
Le misure contenute nell'ordinanza di De Luca e le misure del Governo, contenute negli ultimi Dpcm,servono «per cercare di alzare un muro per impedire la diffusione«. »Perché questo riesca - conclude - bisogna essere rigorosi».

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