Il resto del tempo lo passa fra «giochi, film, simulatore con altri piloti, videogiochi». Anche i piloti della MotoGp, annuncia, dovrebbero poi partecipare ad una sfida virtuale su pc o consolle, come comincerà a fare domenica prossima la Formula 1. La voglia però è quella di tornare in sella, in gara, proprio per capire se questo 2020 sarà l'anno dell'addio. «Mi servono sempre un pò di gare per capire quanto sarò competitivo e quella è sempre la chiave. ma bisogna aspettare e comunque decide il virus - dichiara -. Il mondiale è comunque importante che si possa disputare, anche perdendo 7-8 gare e facendo bene le altre».
Motogp, Valentino pensa al ritiro:
«Dipende da quando si ricomincia»
Sabato 21 Marzo 2020, 18:17
- Ultimo agg. 18:27
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«È saltato tutto e si deve vedere quando riusciremo a correre: credo che prima di luglio si farà fatica. L'importante sarà avere un Mondiale, anche se ridotto a una dozzina di Gp. Io speravo di avere qualche gara per decidere se sono competitivo, se proseguire o meno ed è una scelta che quindi dovrò fare più avanti». Così Valentino Rossi, intervistato da Sky Sport, parla della situazione del mondiale MotoGp e del suo futuro, ostaggi della pandemia come tutto il mondo. Collegato da casa, il campione di Tavullia esprime la sua preoccupazione per una «situazione è difficilissima, che non ci saremmo mai aspettati. Ci sono tanti malati in zona - spiega Rossi - e facciamo tutti il tifo per è molto colpito nelle zone di Bergamo e Brescia, dove so che la situazione è durissima». Per tenersi in forma in questo periodi di forzata inattività, Rossi lavora «in una piccola palestra che ho in casa dove faccio un allenamento leggero».
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