Adolescenti a casa, dall'Unicef sei regole per vivere meglio: dal riconoscere l'ansia al creare nuove distrazioni

Adolescenti a casa, dall'Unicef sei regole per vivere meglio: dal riconoscere l'ansia al creare nuove distrazioni
di Carla Massi
Mercoledì 25 Marzo 2020, 19:12
4 Minuti di Lettura
Adolescenti che fanno fatica a studiare, che non riescono a separarsi dal video, che non hanno il piacere di leggere un libro, che non sanno (ovviamente)stare soli, che non hanno mai toccato la paura. Ecco i giovanissimi che, in questi giorni, sembrano vivere capovolti, divisi tra la gioia di non andare a scuola, la tristezza di non vedere amici  e l’incapacità a gestire il proprio quotidiano in modo diverso. Condizione non facile in tempi di coronavirus.

«Essere un adolescente è dura in ogni circostanza, e questa emergenza lo rende ancora più difficile. Con la chiusura delle scuole e la cancellazione di eventi, molti stanno rinunciando ad alcuni dei momenti più importanti delle loro vite, oltre a quelli quotidiani come parlare con gli amici e frequentare la scuola. Ai giovanissimi che stanno affrontando grandi cambiamenti a causa dell’epidemia e che si sentono in ansia, isolati e amareggiati, diciamo: non siete soli», fa sapere Francesco Samego Presidente dell’Unicef Italia. Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia ha deciso di dare una mano a tutti quei ragazzi che sono stati costretti ad isolarsi e tagliare i ponti con le normali abitudini di tutti i giorni. L’idea è stata quella di provare a volgere lo sguardo altrove ed esercitarsi con le emozioni. “Sport” assai poco conosciuto dai ragazzi.

A dare indicazioni all'Unicef, esattamente sei regole, è Lisa Damour, psicologa esperta per l’adolescenza, autrice di best seller ed editorialista mensile del New York Times su come prendersi cura di se stessi e della propria salute mentale. Ecco i punti di partenza per provare a migliorare la giornata dei più giovani: 1 Riconoscere che lo stato di ansia è completamente normale 2 Creare distrazioni 3 Trovare nuovi modi per connettersi con gli amici. 4 Concentrarsi su di sé 5 Ascoltarsi 6 Essere gentili con se stessi e con gli altri.

Riconoscere l’ansia

Da non dimenticare mai: “Se la chiusura delle scuole e le notizie allarmanti ti fanno sentire ansioso, sappi che non sei il solo”. «Gli stati di ansia sono un meccanismo normale e sano che ci mette in allarme rispetto a potenziali pericoli e ci aiuta ad adottare le giuste misure per proteggerci - spiega Damour - Lo stato di ansia aiuta a prendere la decisione di non stare con altre persone o in grandi gruppi, lavare le mani e non toccare il viso». Tutte queste sensazioni aiutano a stare al sicuro. La dottoressa raccomanda di informare i genitori o gli adulti di cui ci si fida se non ci si sente bene o se ci si sente preoccupati riguardo al virus, così che possano essere di aiuto.

Creare distrazioni

«In questo momento è molto utile è molto utile dividere i problemi in due categorie: quelli su cui puoi agire direttamente, e quelli per cui non puoi fare nulla» aggiunge la psicologa. Una cosa ci può aiutare ad affrontare tutto questo: creare distrazioni per noi stessi. Nuovi modi per connettersi con gli amici Oltre ai soliti canali di comunicazione sarebbe opportuno, online, creare dei nuovi gruppi con i quali inventarsi altri modi di socializzare. E costruire legami buoni per il futuro. «Ma non è una buona idea avere un accesso illimitato agli schermi e/o ai social media. Non è salutare, non è intelligente, può amplificare l’ansia».

Concentrarsi su sé

È l’occasione per imparare a fare qualcosa di nuovo. Uno strumento, per esempio. Bisogna concentrarsi su se stessi e trovare modi diversi per utilizzare il tempo ritrovato. «Un modo produttivo per prendersi cura della propria salute mentale», aggiunge la dottoressa.

Ascoltarsi

«Il miglior modo per affrontare questa delusione? Ascoltarla. Quando ci confrontiamo con una sensazione dolorosa, l’unica via di uscita è affrontarla. Comincia, sii triste e se lo farai, inizierai presto a sentirti meglio», suggerisce Damour. Certo, comprendere le proprie sensazioni è diverso per ognuno. «Alcuni si dedicheranno all’arte, altri vorranno parlare con gli amici e condividere la loro tristezza per sentirsi connessi in un momento in cui non possono essere insieme di persona, altri ancora troveranno il modo per portare cibo alle mense alimentari. Ciò che è importante è fare ciò che ti fa stare bene».

Essere gentile con se stessi e con gli altri

Alcuni adolescenti stanno subendo bullismo e abuso a scuola a causa del coronavirus. «Informare tutti è la scelta migliore - spiega Damour - le persone presenti è il modo migliore per affrontare qualsiasi tipo di bullismo.
Se si vede che un amico viene attaccato, bisogna parlargli e offrirgli sostegno. Le parole possono fare la differenza. Va ricodato che ora più che mai quello che diciamo o facciamo può inspiegabilmente ferire gli altri».
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