Coronavirus, diretta. Trump: «Negli Usa picco morti tra 2 settimane», si temono 200mila vittime. Cina, 44 contagi di ritorno

Coronavirus, diretta. Trump: «Negli Usa picco morti tra 2 settimane», si temono 200mila vittime. Cina, 44 contagi di ritorno
Coronavirus, diretta. Trump: «Negli Usa picco morti tra 2 settimane», si temono 200mila vittime. Cina, 44 contagi di ritorno
Domenica 29 Marzo 2020, 09:25 - Ultimo agg. 30 Marzo, 08:13
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Il coronavirus prosegue la sua corsa in tutto il pianeta e torna anche verso la Cina che sabato ha registrato 45 nuovi casi di contagio da coronavirus di cui 44 importati e uno nella provincia dell'Henan. Intanto negli Usa viene lanciato l'allarme: si temono «milioni di casi» di  e «fra i 100.000 e i 200.000 morti», dice afferma Anthony Fauci, il maggiore esperto americano di malattie infettive. La situazione è esplosiva a New York. Intanto a Manila, nelle Filippine, è esploso prima del decollo un aero-ambulanza che trasportava medici e un paziente Covid 19: 8 i morti

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Trump: «In Usa picco decessi tra 2 settimane». «Il picco dei decessi per coronavirus si avrà in due settimane. Per questo prolunghiamo fino al 30 aprile le linee guida sul distanziamento sociale». Lo afferma Donald Trump nel corso del briefing della task force contro il coronavirus, allungando di fatto di un mese le linee guida varate per contenere la diffusione del coronavirus.



«Negli Usa temiamo 200mila morti»​
Negli Stati Uniti si temono «milioni di casi» di coronavirus e «fra i 100.000 e i 200.000 morti». Lo afferma Anthony Fauci, il maggiore esperto americano di malattie infettive, in un'intervista a Cnn, sottolineando comunque che è difficile fare previsioni perché è un «target in movimento». «Da quello che vediamo ora, direi che ci potrebbero essere 100.000-200.000 morti» dal coronavirus, dice Fauci sottolineando che si temono «milioni di casi». Il presidente Donald Trump terrà una conferenza stampa alle 17.00 ore locali, ore 23.00 italiane.

Emergenza a New York
I casi di coronavirus nello stato di New York sono 59.513, di cui 8.503 in ospedale e 2.037 in terapia intensiva. Il numero dei morti sale a 965 dai 728 di sabato. Lo afferma il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo.

Francia, superati 40.000 contagi, 292 morti per un totale di 2.606 decessi. La Francia ha superato i 40.000 contagi di Coronavirus verificati, ha annunciato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon, precisando che nelle ultime 24 ore 359 nuovi pazienti sono entrati nelle terapie di rianimazione, che hanno raggiunto un totale di 4.673 malati. Salomon ha precisato che d'ora in poi sarà questo il numero - oggi in lieve calo rispetto a ieri - sul quale si baseranno le autorità sanitarie per valutare l'andamento della curva della propagazione del Coronavirus. Quanto ai decessi, nell'ultimo giorno se ne sono registrati altri 292, per un totale di 2.606. La mortalità generale nel Paese è aumentata del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La Siria ha annunciato oggi il primo morto nel paese legato al coronavirus
Ad oggi le autorità siriane segnalano altri nove casi di contagio. La vittima è «una donna giunta in ospedale in condizioni già gravi. Dopo le verifiche è stato riscontrato che si trattava di coronavirus», ha informato il ministero della Sanità a Damasco, senza fornire ulteriori dettagli.

La Libia registra altri cinque nuovi casi
Il totale dei contagi confermati sale a otto. Lo rende noto il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie. Intanto la città di Misurata ha decretato la misura del coprifuoco sulle 24 ore a partire da oggi per una settimana al fine di limitare la diffusione del virus. Martedì scorso, la Libia ha annunciato il primo caso di coronavirus per un uomo di 73 anni rientrato in Libia dall'Arabia Saudita attraverso la Tunisia il 5 marzo scorso, secondo quanto reso noto


Le infezioni di ritorno in Cina
Secondo la Commissione sanitaria nazionale (Nhc), le infezioni di ritorno sono salite a 693, divenendo la fonte di preoccupazione per Pechino dopo l'apertura progressiva dell'Hubei e del suo capoluogo Wuhan, focolaio della pandemia, perché aree a «nuove infezioni azzerate». I decessi sono 3.300 (+5, tutti nell'Hubei). I casi totali sono 81.439, di cui 2.691 sotto trattamento medico e 75.448 guariti.

Sale quasi a 20.000 (19.522) il totale contagi nel Regno Unito
I casi sono concentrati soprattutto in Inghilterra e a Londra, circa 2500 in più del dato diffuso ieri, mentre i morti censiti passano da 1.019 a 1.228. Lo rende noto il ministero della Sanità britannico nel suo aggiornamento quotidiano. L'incremento dei decessi cala tuttavia dai più 260 registrati ieri ai più 209 delle ultime 24 ore.


Commentando i dati odierni sui decessi per coronavirus in Gran Bretagna, il professor David Spiegelhalter, dell'Università di Cambridge, ha parlato di una riduzione positiva del tasso di crescita dei morti, ma avvertendo che è presto per tirare un sospiro di sollievo. «Può sembrare crudele dire che 209 morti in più ci rassicurino, ma in effetti si tratta di un incremento inferiore rispetto al 30% registrato negli ultimi giorni», ha notato, anche se «è ancora troppo presto per stabilire se la curva di crescita abbia iniziato a ridursi» poiché «i singoli dati giornalieri non vanno sovrastimati». Ancor più cauta Eleanor Riley, docente d'Immunologia e Malattie Infettive all'Università di Edimburgo, secondo la quale «solo quando il picco dell'epidemia sarà raggiunto», con un trend di cali quotidiani costanti nel numero di contagi e di decessi, «potremo sapere d'aver imboccato la fase discendente dell'epidemia».


Numeri nel mondo. Nel mondo le persone ufficialmente decedute a causa del coronavirus hanno oltrepassato le 30.000, un terzo delle quali nella sola Italia, arrivando a 30.848, secondo il conteggio aggiornato della Johns Hopkins University, che piazza la cifra globale dei contagi accertati a quasi 665.000, con in testa gli Stati Uniti (124.665). Il contatore dell'università americana piazza il numero globale di guariti a oltre 140.200, 12.384 dei quali in Italia, seconda in questa classifica dopo la Cina (oltre 75.500 guariti).

 Continua a crescere il numero di persone testate positive al coronavirus in Svizzera: nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 1.123 casi per un totale di 14.336. Secondo i dati diffusi oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) i morti sono 257. Dal primo caso di Covid-19 confermato in laboratorio lo scorso 24 febbraio, il numero di persone positive è in costante crescita, afferma l'Ufsp nel suo bollettino giornaliero. Ad oggi, sono stati effettuati circa 111mila test, di cui il 13% ha dato esito positivo.

Olanda e Belgio sopra 10.000. L'Olanda, come il Belgio, supera quota 10mila contagiati dal coronavirus.

Secondo l'ultimo bollettino della autorità sanitarie olandesi, complessivamente nei Paesi Bassi si contano oramai 10.866 positivi (+ 1.104 rispetto a ieri) e 771 persone morte per Covid-19. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 132 decessi. Il bilancio viene aggiornato ogni giorno. Complessivamente sono ricoverate 3.483 persone.

Iran, oltre 2.600 morti. Il bilancio dei morti ufficiali per coronavirus in Iran sale a 2.640, con un incremento di 123 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il portavoce del ministero della Sanità di Teheran, citato dalla tv di stato, che registra anche 2.901 persone risultate positive al tampone, che fanno salire il totale dei contagiati confermati nel Paese a 38.309. Le persone guarite, annuncia il governo, è di 12.391.

Tunisia, 8 vittime. È di 278 casi confermati e 8 decessi l'ultimo bilancio del coronavirus in Tunisia. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Tunisi in un comunicato, precisando che i contagi interessano ormai 21 dei 24 governatorati del Paese. Sono 7.607 le persone attualmente in quarantena in Tunisia.

Messico, a casa fino al 14 aprile. Le autorità sanitarie messicane chiedono ai cittadini in Messico di rimanere in casa fino al prossimo 19 aprile per contrastare la diffusione del coronaviurus. Lo scrive la Cnn. «Non possiamo rinviare. È l'ultima possibilità che ab biamo di farlo e dobbiamo farlo adesso. Dobbiamo limitarci in massa e rimanere in casa», ha detto il viceministro messicano per la Sanità Hugo Lpez-Gatell. In particolare la richiesta delle autorità è di limitare al massimo i movimenti, riducendo le attività lavorative e scolastiche egli assembramenti negli spazi pubblici. Stando alle ultime cifre rese note ieri, In Messico si registrano 848 casi confermati di Covid-19, i morti sono al momento 16. Il timore delle autorità è che in realtà i contagi abbiamo già superato i 2.600.
 
 
 

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