Coronavirus, a Napoli buono spesa di 300 euro: ​ecco chi ne ha diritto

Coronavirus, a Napoli buono spesa di 300 euro: ecco chi ne ha diritto
Martedì 31 Marzo 2020, 19:33 - Ultimo agg. 21:39
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Coronavirus: i titoli di spesa che erogherà il Comune di Napoli alle famiglie in difficoltà avranno un valore di 300 euro per nucleo familiare. Cifra che sarà maggiorata di 20 euro in presenza di ogni minore di età inferiore a 12 mesi. Lo ha stabilito l'amministrazione approvando una delibera a firma dell'assessore al Welfare, Monica Buonanno e del vicesindaco, Enrico Panini, e con il pieno sostegno dell'intera Giunta. Le risorse del fondo sono costituite da risorse comunali, pari a 1 milione di euro, cui si aggiungono i 7 milioni e 500mila euro stanziati dalla Protezione civile e risorse da donazioni di privati. Possono accedere al titolo i cittadini residenti nel Comune di Napoli, anche con residenza di prossimità, senza reddito o che a causa della crisi lo hanno perso. Non possono accedere coloro che percepiscono sostegni pubblici, compreso il reddito di cittadinanza. Quanto prima sarà possibile scaricare dal sito del Comune il modulo per presentare la domanda e dichiarare il possesso dei requisiti di accesso.

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«L'obiettivo di questa amministrazione fin dall'inizio dell'emergenza è stato ed è essere il più possibile vicino ai nostri cittadini senza alcuna distinzione. Nessuno in questo delicato momento storico deve essere lasciato solo - dichiarano Panini e Buonanno - Purtroppo a Napoli come nel resto d'Italia sono numerose le famiglie che improvvisamente hanno visto venire meno il reddito su cui ogni mese contavano. Persone che non sono abituate a confrontarsi con una condizione di disagio economico che inevitabilmente diventa disagio sociale. Ed è proprio per garantire dignità a tutti coloro che usufruiranno dei titoli di spesa che stiamo prevedendo di adottare procedure telematiche già sperimentate dal Comune. Stiamo lavorando tutti, tecnici e amministratori, senza sosta e con il medesimo fine, quello di alleviare al massimo il disagio derivante da questa terribile e inaspettata epidemia», concludono.
 

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