Cura Italia, Inps: bonus, quasi due milioni di domande per 4,4 milioni di lavoratori

Cura Italia, Inps: due milioni di domande per 4,4 milioni di lavoratori
Cura Italia, Inps: due milioni di domande per 4,4 milioni di lavoratori
Giovedì 2 Aprile 2020, 19:30 - Ultimo agg. 3 Aprile, 13:12
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Sono quasi due milioni le domande di prestazioni legate all'emergenza coronavirus arrivate all'Inps per circa 4,45 milioni di lavoratori interessati. Di queste 1,66 milioni per il solo bonus da 600 euro per autonomi e altri lavoratori. Dopo le difficoltà di ieri con lo scambio di identità di alcuni utenti e il portale prima inondato di richieste e poi reso inaccessibile per alcune ore, le domande sono arrivate in modo più ordinato con una separazione tra gli intermediari (patronati e consulenti) che potevano accedere ai servizi tra le 8.00 e le 16 e i cittadini liberi di accedere dopo le 16. Il Garante della privacy comunque ha avviato un'istruttoria «sulla violazione dei dati personali» allo scopo di valutare l'adeguatezza delle contromisure adottate dall'ente e gli interventi necessari a tutelare i diritti e le libertà degli interessati«.

Dall'Inps hanno ribadito l'accusa di attacchi informatici e hanno fatto sapere di aver segnalato gli attacchi alla polizia postale (CNPIC). »Nei prossimi giorni - hanno spiegato le fonti - faremo anche Denuncia alla magistratura«. La maggior parte delle domande è stata fatta per l'indennità prevista dal decreto Cura Italia per i lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere la loro attività a causa dell'emergenza coronavirus, che hanno sfiorato gli 1,7 milioni di domande alle 16, al termine quindi dell'orario previsto per gli intermediari. Ed è chiaro che saliranno ancora fino a sera. Ma restano alte anche le richieste di cassa integrazione ordinaria con 86.140 domande per 1.661.200 beneficiari (1.337.700 pagamenti a conguaglio e 323.500 pagamenti diretti) e di assegno ordinario (dai datori di lavoro che aderiscono ai Fondi di solidarietà) con 54.800 domande per 931.700 beneficiari (438.000 pagamenti a conguaglio e 493.700 pagamenti diretti). Sono state inoltre 181.683 le richieste di congedi parentali e 14.047 quelle per i servizi di baby sitting (in alternativa al congedo parentale). Il presidente Inps, Pasquale Tridico è tornato di nuovo ad assicurare: l'indennità di 600 euro prevista per i lavoratori autonomi sarà data a tutti e che non varrà l'ordine cronologico. Ma poiché la legge prevede un limite di spesa stabilendo che le domande non possono essere accettate oltre tale limite, qualora i fondi dovessero esaurirsi il Governo dovrà rifinanziarli. »Il tetto di spesa c'è anche nel reddito di cittadinanza - ha detto - per questa misura (bonus autonomi, ndr) il Governo ha detto più volte che se i fondi si fossero esauriti li avrebbe rimpinguati«. 

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A confermarlo anche la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo: ci sono »risorse per tutti«, ha detto. »Il sito è messo in sicurezza - ha aggiunto - e le risorse bastano per tutti: quindi ci si può collegare anche con la dovuta tranquillita«. Tridico ha spiegato che l'indennità relativa al mese di marzo sarà pagata entro il 15 aprile poiché è necessario processare le domande ma che il pagamento avverrà entro il mese di aprile, se il prossimo decreto con le misure per affrontare l'emergenza Covid annunciato dal Governo arriverà entro le due prossime settimane. Sui disguidi - che alcuni utenti hanno continuato a lamentare e che secondo la Cgil hanno provocato un andamento a singhiozzo del sito - il presidente dell'Inps ha risposto ricordato la mole enorme di domande arrivate in queste ore (60.000/70.000 l'ora, ha detto). Ma le polemiche non si sono placate. L'opposizione è andata all'attacco, chiedendo anche dimissioni e il ministro Francesco Boccia ha detto che sarà chiesto conto a chi ha causato il disservizio. Fibrillazioni anche nella maggioranza con alcuni rappresentanti di Italia Viva che si sono spinti a chiedere le dimissioni di Tridico e il vice presidente del Pd Andrea Orlando che non nasconde di aver avuto l'impressione che il problema sia stato sottovalutato all'Inps e si è chiesto: perchè non ha pensato prima agli scaglioni? 

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