Scuola, esame di maturità sarà online: tutti promossi. Ok al decreto, assunti 4.500 prof

Scuola, esame di maturità sarà online: tutti promossi. Ok al decreto, assunti 4.500 prof
Scuola, esame di maturità sarà online: tutti promossi. Ok al decreto, assunti 4.500 prof
di Lorena Loiacono
Lunedì 6 Aprile 2020, 14:28 - Ultimo agg. 7 Aprile, 09:55
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Tutti promossi quest’anno, il Covid-19 trasforma l’anno scolastico e ne cambia le regole finali: l’esame di maturità si svolgerà online e la didattica a distanza andrà avanti, praticamente obbligatoriamente. Le novità sono previste dal decreto approvato questa mattina in Consiglio dei ministri. Per i ragazzi di terza media salta l’esame: verrà sostituito da una tesina che sarà valutata poi dai docenti negli scrutini finali. Mentre l’esame di maturità si svolgerà da remoto con un solo colloquio ma in formato maxi: potrà toccare infatti tutti gli argomenti, davanti ad una commissione composta da docenti interni. Da qui alla fine dell’anno andrà avanti la didattica online praticamente obbligatoriamente:
«In corrispondenza della sospensione – si legge nel Decreto – il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza». E così si andrà avanti fino alla fine delle lezioni. Per poi riprendere l’anno, a settembre, con il possibile recupero delle lezioni perdute sia in presenza sia con la classe virtuale.

«La scuola ha affrontato questa emergenza con grande capacità di reazione, il Paese deve esserne fiero - sottolinea la Ministra Lucia Azzolina -. Ringrazio di nuovo tutto il personale, le famiglie, gli studenti. C'è stato uno sforzo importante da parte di tutti. La didattica a distanza ci ha aiutato a salvare l'anno scolastico. Non sostituisce e non potrà mai sostituire del tutto, ovviamente, la didattica in presenza. Ma era l'unica risposta possibile per non lasciare soli bambini e ragazzi e garantire loro il diritto allo studio previsto dalla Costituzione».


Assunzioni. Via libera alle assunzioni chieste dal Ministero dell'Istruzione per recuperare parte dei posti liberati nell'estate del 2019 da quota 100. Si attua una norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno voluta dalla Ministra Lucia Azzolina. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.

Graduatorie. «Non riusciamo ad aggiornare le graduatorie di istituto e questo è dovuto a procedure vetuste: non riusciamo a portare avanti le domande cartacee. Chiedo scusa io a tutti i precari, li aggiorneremo l'anno prossimo con procedura digitalizzata». Lo dice il ministro della Scuola Lucia Azzolina in conferenza stampa a Palazzo Chigi.


Pc«Sono stati stanziati 85 milioni, di cui 70 dedicati ai device. Come Miur abbiamo condotto un monitoraggio, questi soldi sono già nelle casse degli istituti scolastici, che li spenderanno per l'acquisto di tablet e pc per tutti gli studenti meno abbienti perché il diritto all'istruzione deve essere garantito». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina al termine del Consiglio dei Ministri.


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Maturità. Gli scrutini, comunque, saranno a distanza e per tutti gli studenti degli anni intermedi è prevista la promozione all'anno successivo.  In caso si rientri in classe per metà maggio, la maturità - quest'anno ad esaminare i ragazzi saranno commissioni interne con un presidente esterno - sarà composta da una prova nazionale di italiano gestita dal Ministero dell'Istruzione e da una seconda prova preparata dalla commissione interna, oltre all'orale; le competenze acquisite nei percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento costituiscono parte del colloquio. I candidati esterni svolgeranno le prove tradizionali alla fine dell'emergenza Covid.
 


Crediti. Tutti gli alunni dell'ultimo anno saranno ammessi agli esami; quelli delle classi intermedie saranno promossi, ma gli eventuali crediti andranno recuperati nel prossimo anno scolastico. La scuola potrà riprendere a settembre prima di quanto stabilito oggi dal calendario scolastico, salvo intese in Conferenza Stato-Regioni, anche per consentire il recupero degli apprendimenti. Restano valide le graduatorie di istituto attualmente vigenti così come i libri adottati quest'anno lo saranno anche per il prossimo; fino a fine anno scolastico sono sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.

Il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione avrà - in questo periodo di emergenza - 7 giorni per dare i propri pareri mentre la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina potrà bandire i concorsi per la scuola; tuttavia lo svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso al pubblico impiego è sospeso per 60 giorni. Il decreto prevede che se si protrarrà l'emergenza il ministro dell'Università può prevedere che tirocini e abilitazioni alle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove per l'abilitazione all'esercizio della revisione legale, possano svolgersi con modalità a distanza. È valido il semestre di tirocinio professionale per il praticante che, a causa della sospensione dell'attività giudiziaria nei tribunali, non abbia assistito al numero minimo di udienze previste. Sempre oggi il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle assunzioni per recuperare parte dei posti liberati nell'estate del 2019 da quota 100: si tratta di 4500 prof.

La ripresa. E se in autunno dovessero esserci ancora pericoli legati al Covid, la ministra Azzolina ha spiegato che si sta lavorando ad un piano per una ripresa delle scuole, a settembre, con un maggiore distanziamento in classe. Soddisfatti gli studenti. «Ora bisogna garantire a tutti di poter recuperare le insufficienze a settembre», dice l'Uds. Critica l'opposizione. «L'esame di maturità deve essere svolto in modo serio e inequivocabile, la presenza degli studenti nella prova orale è indispensabile. Fratelli d'Italia è contraria anche all'abolizione dell'esame di terza media che potrebbe benissimo essere posticipato a fine agosto», dicono i deputati Paola Frassinetti ed Ella Bucalo. Anche la Gilda esprime «perplessità sul merito e il metodo». «Il prossimo anno scolastico siano sono confermati gli organici attuali. L'anno prossimo ci sarà bisogno di distanziare. Ogni posto in meno produce a cascata lo spostamento di almeno altri due prof», chiede Pino Turi della Uil Scuola. Save The Children invita a «raggiungere subito centinaia di migliaia di ragazzi disconnessi a rischio deficit apprendimento e motivazione allo studio».



Terza media. Per la terza media, niente esame ma solo una tesina da valutare insieme ai voti dell'anno scolastico. Per gli altri studenti la promozione con la possibilità di recuperare l'anno prossimo le eventuali insufficienze.


I presidi. «Tutti promossi? Non è detto. Ritengo che per motivi di stretta emergenza sanitaria, come stiamo vivendo ora, la valutazione dei ragazzi non sotto esame, possa essere giustamente rimandata all'anno prossimo. Insomma si valuteranno due anni in uno e non significa che non si debba studiare, la valutazione permane». Lo ha detto Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi in merito al decreto legge che contiene tutte le misure per finire l'anno scolastico al tempo del coronavirus. «Per quanto riguarda la Maturità se la situazione lo permetterà è preferibile fare l'esame tradizionale, ma se la situazione non lo permetterà per il perdurare del divieto di assembramenti - continua Giannelli - allora prevale la tutela della salute e l'esame avverrà per via telematica. Anche qui non significa tutti promossi, la valutazione sarà seria e comprenderà l'intero iter dello studente. Abbiamo già esperienza di esami 'agevolatì: durante la Seconda Guerra Mondiale e a seguito dei terremoti».


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Gli studenti. «Il Ministero ha ascoltato le proposte degli studenti.  L'ammissione all'anno successivo o agli esami è garantita per tutti e tutte.
Non si esclude però la possibilità di essere bocciati in sede d'esame. Gli esami potrebbero svolgersi in due modalità in base a due scenari, basati sulla possibilità di rientrare o meno a scuola il 18 maggio. Queste misure ricalcano in buona parte le proposte che la nostra organizzazione e il Forum delle Associazioni Studentesche avevamo presentato al ministero in queste settimane», affermano gli studenti. «Si tratta di un passo importante e di un grande vittoria per tutte e tutti - dichiara Federico Allegretti, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi - ed è bene che la Ministra si sia posta in ascolto delle nostre istanze, dimostrando sensibilità davanti alle organizzazioni che con serietà e competenza hanno lavorato per costruire proposte credibili. La nostra organizzazione continuerà comunque a monitorare la situazione e gli sviluppi - continua Allegretti - non abbiamo mai creduto nel valore assoluto dell'esame, per questo ci interessa che al di là della maturità gli studenti continuino a recepire le misure di garanzia del diritto allo studio».






 
 

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