Coronavirus, Brusaferro (Iss): «7.000 morti nelle Rsa da febbraio, ma la curva decresce. Non arriveremo a 0 casi a maggio» Diretta

Coronavirus, Brusaferro, Iss: «Curva decresce, meno persone con sintomi»
Coronavirus, Brusaferro, Iss: «Curva decresce, meno persone con sintomi»
Venerdì 17 Aprile 2020, 12:28 - Ultimo agg. 18:20
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Emergenza coronavirus: ci sono 160mila persone positive a tamponi e le persone con sintomi si stanno riducendo con la curva in fase decrescente a livello nazionale. Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro durante la conferenza stampa all'Istituto sull'andamento epidemiologico dell'epidemia di Covid-19.

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Case di riposo
Sono stati fra 6.000 e 7.000 i decessi avvenuti nelle strutture di ricovero per anziani (Rsa) a partire dal primo febbraio. Sintomi sono stati individuati in oltre il 40% dei deceduti, ma «è difficile distinguere fra influenza e Covid-19», Lo indicano i primi dati dell'Osservatorio sulle Rsa promosso dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e presentati oggi da Graziano Onder, del Centro cardiovascolare e dell'invecchiamento dell'Iss, nella conferenza stampa organizzata dall'Istituto.

I dati sull'epidemia di nuovo coronavirus in Italia raccontano la «storia di un Paese con livelli di circolazione diversi» a seconda delle regioni. Ha aggiunto Brusaferro. La Lombardia resta la regione più colpita. 

C'è stata una reattività in tutto il Paese nell'andare ad intercettare i focali adottando misure tempestive, dare un contenimento molto focalizzato che serve a contenere la diffusione dove avviene.

«In questo periodo stiamo focalizzando la nostra attenzione sul tema del coronavirus, perché è la nostra sfida più importante. Ma non dobbiamo dimenticarci delle altre sfide e che anche in questo periodo il nostro Servizio sanitario nazionale continua a garantire i trapianti, compatibilmente con le donazioni disponibili». Ha detto ancora  Brusaferro  con un appello ai cittadini in vista della Giornata nazionale donazione e trapianto di organi e tessuti, che ricorre domenica.

«Diamo la nostra disponibilità alla donazione di organi e tessuti», ha esortato Brusaferro, ringraziando «quanti lavorano nella rete dei trapianti» e firmando insieme ai colleghi il manifesto proposto dal Centro nazionale trapianti (Cnt) all'insegna dello slogan 'Diamo il meglio di noi'. #firmasubito: la 'penna virtuale' è disponibile sul sito del Cnt. «Vogliamo dare un segnale di adesione che speriamo venga seguito da molti cittadini», ha aggiunto il numero uno dell'Iss.


La situazione a maggio
 «Vediamo che c'è un trend alla decrescita nel numero dei casi se presentati per data di comparsa dei sintomi, ma il virus non sta scomparendo. Spesso si parla di nuovi contagi, ma si tratta in realtà di vecchie notifiche. Adesso è importante considerare la data della comparsa dei sintomi». Lo ha spiegato Giovanni Rezza, direttore delle Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità ( Iss) nella conferenza stampa all' Iss. «Non raggiungeremo casi zero a maggio, il virus probabilmente continuerà a circolare, anche se a bassa intensità. Non abbiamo raggiunto un vero e proprio picco, non c'è una massa di popolazione che si è infettata sufficiente - ha precisato Rezza - Abbiamo solo abbattuto i contagi con il 'lockdown', ma la popolazione rimane ampiamente suscettibile e quello che è successo due mesi fa potrebbe riaccadere se non stiamo attenti».

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