Canottieri Napoli, Ventura:
«Serve prudenza per ripartire»

Achille Ventura
Achille Ventura
di Diego Scarpitti
Mercoledì 22 Aprile 2020, 16:37
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Milano-Napoli filo diretto. Da via Piranesi, sede della Federazione italiana motonautica, di cui è consigliere nazionale, al Molosiglio il passo è davvero breve. Acqua elemento prevalente, Lombardia e Campania mai così vicine nel nome dello sport. Sa bene Achille Ventura, presidente della Canottieri Napoli, che il Sodalizio giallorosso compirà 106 anni il 1 luglio 2020. In attesa che termini lo stop forzato, causato dall’imperversare della crisi pandemica, molteplici i problemi sul tavolo da affrontare.

«Tutte le squadre di A1, fatta eccezione del Brescia, si sono dichiarate favorevoli all’annullamento del campionato. Molte società intravedono serie difficoltà economiche all’orizzonte», spiega il patron della Canottieri. Ormai si procede in videoconferenza. Prima il meeting virtuale con i presidenti di pallanuoto, poi con gli omologhi cittadini dei diversi circoli all’ombra del Vesuvio.

Da un mare all’altro. «I giocatori stranieri sono ritornati in patria, sarebbe complicato farli rientrare in Italia. Se dovessimo scendere in acqua con le dovute misure sanitarie di prevenzione, non sarebbe possibile». In caso di eventuale ripresa (ipotesi stimata tra il 5 e il 10%) la formazione allenata da Christian Andrè scenderebbe in vasca senza i due canadesi Matthew Halajian e Gaelan Patterson, pronti a staccare il pass olimpico con la Nazionale della foglia d’acero, guidata da Pino Porzio.

Quesito. «Gli sport di contatto, -il calcio sta facendo più rumore per ripartire-, sono attrezzati per mantenere i requisiti sanitari di preservazione e prevenzione nei confronti degli atleti?», si chiede Ventura nella sua riflessione. «La mia prima preoccupazione è salvaguardare la salute degli atleti», chiarisce subito il numero uno canottierino.  «Se rattristato dalle notizie che arrivano, sono confortato dal fatto che i giovani giallorossi sono tutti al sicuro», precisa.

Dose di rischio da non sottovalutare. «Sono per la linea prudente. Nel momento della ripartenza, di qualsiasi tipo si tratti (parziale e degli sport individuali), serve la sicurezza dei tecnici, dirigenti, giovani», ammette Ventura. Cautela e programmazione. «Attendiamo le decisioni del Governo, del comitato tecnico scientifico, delle Regioni, che hanno l’obbligo e l’onore di indicarci quali sono le strade per procedere in sicurezza».

Confronto soddisfacente. «E’ stato un momento di incontro interessante. E’ il periodo anche di continui scambi telefonici, causa problematiche nuove, sopravvenute nel giro di questi due ultimi mesi. Ci siamo consultati sul da farsi. Abbiamo ringraziato l’assessore allo sport, Ciro Borriello, per l’iniziativa intrapresa. Il Comune è il primo ente di prossimità, che, nonostante i suoi limitati poteri, ha fatto qualcosa per i nostri club». In tanti anni mai una reunion di tutti i presidenti dei circoli cittadini.

Misure. «Annullare tutti i canoni di fitto dal mese di marzo a dicembre 2020 e la Tarsu certamente non risolve i problemi dei club ma si traduce in un aiuto economico. E’ una presa di coscienza da parte di Palazzo San Giacomo: avremo bisogno del sostegno delle istituzioni», argomenta Ventura.

«I club non hanno diritto alla cassa integrazione ma al Tis (Trattamento di integrazione salariale), che al momento non è stato ancora lavorato dall’Inps per i dipendenti dei circoli. Nel mentre i collaboratori sportivi sono ancora in attesa di percepire il bonus di 600 euro erogato dal Governo, che dichiara di aver già versato il 60% del contributo agli aventi diritto. Che io sappia, parlando con gli istruttori della Canottieri, fino ad oggi non c’è riscontro. Segnalazione, questa, evidenziata all’assessore Borriello, seppur non destinatario della richiesta specifica, ma amplificatore istituzionale delle istanze sportive».

Priorità. «Garantire reddito ai dipendenti, sussistenza agli allenatori, e ipotizzare una timida ripartenza di comune accordo con il Coni, Federazioni e autorità sanitarie come e quando». Mondo dello sport in ginocchio. «In primis serve preservare la forza-lavoro delle attività sportive», obiettivo prefissato «di concerto con i miei colleghi, che si stanno muovendo su questa linea».

«Senza forzare la mano abbiamo una doppia responsabilità occupandoci di giovani e ragazzi». Inizio di un ragionamento di ampio respiro. «Videoconferenza informativa. Abbiamo ringraziato Borriello e il Comune per la delibera adottata. Probabilmente verrà stilato un documento condiviso», anticipa le future mosse l’imprenditore napoletano (nella foto di Visconti Art).
 
Giallorossi, come i colori della città. «Si mantengono in forma con programmi, tabelle e allenamenti online. I giovani napoletani stanno rispettando norme e divieti, dandomi enorme soddisfazione. Mi ha sorpreso in positivo l’alto senso di disciplina da loro espresso», afferma Ventura, che all’inizio del lockdown ha inviato via Instagram un preciso comunicato a tutti i ragazzi . «Sport è disciplina, seguiamo le regole».

Coronavirus e futuro. Non mancano le preoccupazioni legate ai danni economici. «Orgoglioso di aver assistito le parti deboli del Circolo. La segreteria funziona in smart working, la piscina è manutenuta, la struttura è presidiata h24. Ho ricevendo anche la solidarietà dei soci. Sarà una ripartenza difficile, dovremo stringere i denti», conclude Ventura. Non una novità per la Canottieri Napoli.
 
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