«La bozza del testo dell'art. 240-quater del DL Rilancio (che dovrebbe disciplinare la ripresa delle correzioni ndr) - sostengono ancora i rappresentanti delle associazioni - non solo non raccoglie le preoccupazioni di molti aspiranti avvocati che hanno sostenuto la prova scritta nello scorso dicembre, ma non fa altro che investire le sottocommissioni di poteri discrezionali e oneri che non gli competono con una norma lacunosa e imprecisa.
Ancora una volta il Governo ha deciso di non decidere, limitandosi ad utilizzare formule di stile e fantasia giuridica», sostengono Majolo, Torta, Savasta, Prisciano e Bellodi. A conti fatti, secondo gli aspiranti avvocati, «nessun candidato della sessione 2019 otterrà l'abilitazione nell'anno 2020 ed anzi, a fronte di detta norma, tutti gli aspiranti avvocati d'Italia dovranno sostenere senza alcun dubbio nuovamente l' esame scritto nel mese di dicembre prossimo venturo».