Serie C e D, è il giorno del giudizio:
verso la riforma dei campionati

Serie C e D, è il giorno del giudizio: verso la riforma dei campionati
di Emiliano Bernardini
Mercoledì 20 Maggio 2020, 07:30 - Ultimo agg. 08:00
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Oggi via Allegri tornerà ad animarsi. L’ultimo Consiglio Figc, dal vivo, è datato marzo. Poi solo videoconferenze. Non ci saranno tutti, è chiaro. Ma più di qualcuno sarà presente. Oggi è il giorno in cui si decide tanto e soprattutto si gettano le basi per il futuro. Si discuterà il protocollo approvato dal Cts, ma anche quello che bisognerà stilare per la ripresa del campionato. Di fatto si dovrà studiare il modo in cui far eliminare la quarantena per tutta la squadra. Si parlerà anche del piano B tanto caro al presidente Gravina: i playoff. Estrema ratio. Il protocollo, già complicato per la serie A, diventa praticamente inapplicabile per gli altri. La serie D, di fatto, oggi dichiarerà chiuso il proprio campionato. Il presidente Sibilia vuole capire però se e come poter ricominciare a settembre. Anche per quanto riguarda la serie C, oggi potrebbe essere il giorno decisivo per una decisione. Così come per la B, anche se c’è attesa per capire se saranno o meno retrocessioni, fondamentale per cominciare a studiare la prossima stagione. 
 

Il vero tema, non è all’ordine del giorno ma è un punto fondamentale per il domani, è quello legato alla riforma dei campionati. L’emergenza Coronavirus ha fatto emergere con ancora più forza i problemi atavici del calcio. «Sono troppe 100 squadre professionistiche. Un sistema dove una squadra di Lega Pro ha le stesse incombenze fiscali della Juve» ha detto al “Mattino” il vice presidente della Figc e numero uno dei Dilettanti, Sibilia. Le idee ci sono. Ma vanno chiarite. La serie B, come ampiamente detto, diventerà a 40 squadre. Due tornei da 20. Quelle attuali più tre promosse dalle serie C e 17 club ripescate in base ad una graduatoria. E c’è chi vocifera che per accedervi bisognerà pagare una somma a fondo perduto. Chiaramente oltre la classica fideiussione da 600 mila euro. Se dovesse essere confermato questo criterio avrebbero accesso alla “promozione” solo le squadre più ricche. Sotto la serie B a 40 squadre però non è ben chiaro cosa ci sarebbe. Si parla di una Serie C di fatto verrebbe cancellata. E di una sola Lega Dilettanti. Ma c’è anche un’altra idea per cui si potrebbe creare un campionato intermedio. Un progetto di rilancio che però non trova affatto tutti d’accordo. A dire sì potrebbe essere il presidente della B, Balata la cui serie diventerebbe più importante. Contrario Ghirelli. Gli altri interlocutori non è ancora chiaro. Dipenda da cosa guadagnano o perdono.

Ieri è arrivato anche il Decreto Rilancio. Presente il fondo sport che verrà costituito con lo 0,5%. C’è un minimo garantito di 40 milioni nel 2020 e di 50 milioni di euro nel 2021. E’ sparito, invece, il contributo per il 2022.
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