Sanità lombarda, rissa M5S-Lega in Parlamento. Salvini chiama Mattarella

Sanità lombarda, rissa M5S-Lega in Parlamento. Salvini chiama Mattarella
Sanità lombarda, rissa M5S-Lega in Parlamento. Salvini chiama Mattarella
Giovedì 21 Maggio 2020, 13:06 - Ultimo agg. 22 Maggio, 07:25
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Il modello Lombardia ed in particolare la gestione della sanità diventa un caso in Parlamento. Bagarre nell'aula di Montecitorio (con una rissa sfiorata) tra deputati della Lega e Movimento Cinque Stelle, e poi qualche ora dopo, tensione anche a palazzo Madama tra senatori leghisti ed esponenti della maggioranza. A far insorgere il partito di Matteo Salvini e poi a seguire tutto il centrodestra sono le parole del pentastellato Riccardo Ricciardi. Il deputato, che prende la parola dopo l'intervento del premier Giuseppe Conte sulle misure di contrasto al Coronavirus, attacca a testa bassa i vertici del Pirellone: «Il modello è stato fallimentare - accusa - in questi anni sono stati tagliati 25mila posti letto negli ospedali pubblici regalando soldi alle cliniche private. Non accettiamo lezioni». 

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Parole che scatenano caos e proteste dai banchi della Lega al grido di «buffone, buffone» tanto che il presidente della Camera Fico deve sospendere per qualche minuto la seduta. A riportare la calma non ci riesce nemmeno il presidente del Consiglio che sgombra il campo dalle accuse di una possibile «regia» dietro le parole di Ricciardi: «Ciascun parlamentare esprime le proprie opinioni. Non è mai accaduto che a me fosse consegnato un intervento» prima. Il capo del governo poi vuole essere ancora più chiaro: «Dire che io abbia condiviso o istigato, è una cosa che si commenta da sè», è la replica diretta a Giorgia Meloni che aveva parlato «di una precisa strategia della maggioranza» dietro l'intervento dell'esponente 5s. Rincara la dose Forza Italia. 

 


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La capogruppo Maria Stella Gelmini invita proprio Conte a «prendere le distanze ed evitare così uno scontro istituzionale con le Regioni». Ma è tra gli ex alleati di governo, Lega e Movimento, che volano parole grosse. A difendere la Lombardia a guida leghista ci pensa innanzitutto Salvini che invita i Cinquestelle «a sciacquarsi la bocca prima di parlare» e che in serata si spinge fino a chiamare il Capo dello Stato Sergio Mattarella per esprimergli «il proprio stupore» e la propria «amarezza per i pesanti attacchi di alcuni parlamentari della maggioranza nei confronti della Lombardia duramente colpita dalla tragedia del Covid-19». Anche il governatore lombardo, Attilio Fontana, si difende e contrattacca: «Le fake news che leggo e sento in continuazione, oggi addirittura in Senato, prodotte e sponsorizzate per opportunismo politico e attacco alla Lombardia, sono pericolose», scrive sulla sua pagina Facebook dove, in merito all'ospedale allestito in Fiera, avverte: «Far credere che l'emergenza sia scomparsa e che questo ospedale possa essere smontato domani, porta con sè il pericolo del prematuro totale ritorno alla normalità, l'illusione di esserci lasciati alle spalle questa brutta esperienza e ora poter fare qualsiasi cosa. Non è così».


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Le parole di Ricciardi fanno però mugugnare anche qualche collega di partito: «Ha usato toni eccessivi», è lo sfogo di diversi parlamentari Cinque Stelle. Ma a difendere il deputato arriva il capo politico pentastellato, Vito Crimi, che parla senza mezze misure di «fallimento epocale di Fontana e Gallera» invitando pertanto i leghisti a «non piagnucolare». Chi prova a gettare acqua sul fuoco è la ministra Fabiana Dadone: «Non ho visto nulla di atipico - dice - sono scene che si sono sempre viste all'interno delle Aule parlamentari, fanno parte del dibattito, è giusto che sia così». Ma il clima è rovente. E prova ne sia un altro palcoscenico di scontro: quello tra Giorgia Meloni e Maria Elena Boschi sulle lacrime della Bellanova dove la presidente di Fdi parla di colpo di teatro per la commozione della ministra. E la replica a stretto giro di posta della capogruppo dem che invita al rispetto »della storia personale di chi ha speso una vita a fianco degli ultimi«.​

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