Virus, la movida sicura. Cauda (Gemelli): «Vicini con la mascherina, le regole per i cocktail»

Virus, cambia la movida. Cauda (Gemelli): «Vicini con la mascherina, sì al cocktail tra amici»
Virus, cambia la movida. Cauda (Gemelli): «Vicini con la mascherina, sì al cocktail tra amici»
di Lorena Loiacono
Giovedì 21 Maggio 2020, 14:18 - Ultimo agg. 19:24
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Sotto accusa da mesi, la movida riparte e porta con sé nei locali i più giovani. Ma in questa fase 2 del coronavirus non è necessariamente da condannare perché, se “praticata” in sicurezza, si può fare. Professore Roberto Cauda, direttore di Malattie infettive del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs di Roma, un cocktail tra amici si può bere?
«Direi di sì ma ad una condizione importante».
Quale?
«Senso di responsabilità: doppio nel caso dei giovani che devono difendere loro stessi ma anche i più anziani, che magari sono in casa. Quindi, nel rispetto delle regole, il cocktail si può bere in compagnia».

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In che modo?
«Il distanziamento resta fondamentale: almeno un metro gli uni dagli altri, se ci si trova all'aperto la condizione è ancora migliore».
La mascherina?
«Sicuramente aiuta ma sarebbe impensabile bere o mangiare indossandola: come nei ristoranti, la si indossa quando ci si muove nel locale e si rischia di avvicinarsi ad altre persone».
 

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Quando si rischia?
«Il problema è che queste regole funzionano sul piano teorico, quando ci si diverte non bisogna comunque distrarsi e avvicinarsi anche senza accorgersene. Purtroppo nelle scene che ho visto, in tv o nelle foto, le persone non rispettano il metro di distanza, ci sono gli assembramenti che rendono tutto più critico: più siamo vicini, più c'è il contagio. La fase 2 è nelle nostre mani».
Fino ad oggi come è andata?
«I numeri ci hanno dato ragione: dopo il lockdown, non c'è stato il rebound che sarebbe potuto avvenire. Quindi, tutto sommato, le regole sono state rispettate. Uno dei motivi che portarono alla chiusura fu la movida sui Navigli, a Milano, venne considerata come una delle possibili cause occasionali dei contagi».

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Oggi i ragazzi sanno come comportarsi?
«Sì, sappiamo che questo è un virus furbo quindi, perdonatemi il tono poco scientifico ma rende l'idea, se abbassiamo la guardia lui si avvicina e ci “frega”. Purtroppo abbassare la guardia è umano, quindi restiamo concentrati, l'obbiettivo potrebbe essere vicino».
Quando ci arriveremo?
«Siamo in una fase transitoria, che dovrà durare a lungo, per questo dobbiamo fare ancora attenzione. Secondo le previsioni, ad esempio, il contagio zero nel Lazio si raggiungerà a metà giugno e in Lombardia a metà agosto. E speriamo che l'estate ci dia una mano».
 
 


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