Reggia di Caserta: prenotazioni on line
e 30 accessi per volta nel Parco reale

Reggia di Caserta: prenotazioni on line e 30 accessi per volta nel Parco reale
di Lidia Luberto
Sabato 23 Maggio 2020, 08:31 - Ultimo agg. 12:38
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La Reggia riparte ma tra divieti e norme stringenti. Quelli, cioè, che il rischio contagio da Sars Covid 2 ancora impone. Così dal 2 giugno, come già annunciato, riaprono i cancelli del solo Parco e del Giardino inglese (gli appartamenti saranno accessibili dal 17), ma non sarà agevole poter godere del patrimonio verde.

Ci vorranno, infatti, grande motivazione e forte determinazione per non farsi scoraggiare dalle procedure e dalle regole. Condizioni che se certamente, non provocheranno problemi ai visitatori, potranno costituire un fastidioso intoppo per i casertani abituati a entrare senza alcuna limitazione nel Parco, da sempre considerato, più che un museo verde-patrimonio Unesco, il parco pubblico della città. Per entrare nel Parco sarà obbligatoria la prenotazione da effettuare online: una misura indispensabile onde evitare code all'ingresso che, per ora, è solo quello di via Giannone. Così, ogni 15 minuti entreranno 30 persone e ognuno dovrà presentarsi all'ora stabilita dalla prenotazione. Un sistema che consente di avere sempre con precisione il numero delle persone presenti nella Reggia e di contingentare gli ingressi liberi, ovvero, ad esempio, quelli dei tanti ragazzi (fino a 18 anni il ticket è gratuito) che potrebbero riversarsi senza regole negli spazi verdi della Reggia, o tutte le altre categorie che hanno diritto ad agevolazioni o gratuità. L'orario di ingresso, per il Parco è dalle 8.30 alle 19 (con ultimo ingresso alle 18), per il Giardino inglese dalle 8.30 alle 18 (ultimo ingresso alle 17). La procedura per la prenotazione online sarà resa disponibile dalla prossima settimana.

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I visitatori avranno l'obbligo di indossare la mascherina, di rispettare il distanziamento sociale e di evitare assembramenti. Sarà, inoltre, predisposta apposita segnaletica agli ingressi e lungo il percorso di visita. Per coloro che non si atterranno alle prescrizioni sono previste sanzioni come l'allontanamento dal complesso e, per gli abbonati, anche la sospensione del ticket annuale. Il personale dovrà indossare dispositivi di protezione individuale monouso (mascherine, guanti in lattice); in caso di sensibile affluenza di pubblico o laddove il lavoratore lo preferisca, si può far ricorso anche alla visiera protettiva in plastica trasparente. Saranno predisposti apparati informativi esterni (pannelli o avvisi) con le modalità e gli orari di visita (o di ricevimento del pubblico e delle ditte esterne), dispenser di sapone antisettico e segnaletica sulla loro collocazione; termoscanner (coloro che avessero una temperatura che supera 37,50 non potranno entrare) e sistemi di controllo automatizzati.

Verranno predisposti esodi scaglionati per evitare la sovrapposizione con i flussi in entrata, percorsi di visita definiti, mentre verrà attentamente vigilato il distanziamento sociale (che è di almeno 1,5 metri fra un visitatore e l'altro) sia mediante richiami verbali che diffusione di messaggi registrati da trasmette a intervalli regolari. Verrà assicurata un'adeguata ventilazione naturale dei locali. Ascensori, elevatori, montacarichi potranno essere utilizzati da una persona per volta con obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale. I servizi igienici andranno regolamentati in modo da prevedere sempre il distanziamento sociale nell'accesso e nella permanenza. 

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L'estensione del Parco (120 ettari) e del Giardino inglese (23), consente la presenza contemporanea di 3500 persone. Da qui la necessità di avere, in tempo reale, la situazione degli ingressi e delle uscite. Inoltre, per evitare troppe persone negli stessi percorsi, saranno proposti una settantina di percorsi che i responsabili della Reggia stanno già studiando. Per la riapertura il 17 giugno degli appartamenti (9300 metri quadri di superficie), l'accesso sarà possibile per 345 persone per volta.

Queste sono le norme «qui e ora» che rimarranno, cioè, in vigore fino a «prova contraria», nel senso che potrebbero subire modifiche e cambiamenti.

Infatti, come più volte ribadito dal Comitato tecnico scientifico, sulle cui indicazioni è stata costruita la regolamentazione in vigore, l'epidemia è caratterizzata da livelli di conoscenza tecnico-scientifica in continua evoluzione. 

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