Abruzzo, avvistata una femmina di orso marsicano con ben quattro cuccioli: «Evento eccezionale»

Abruzzo, avvistata una femmina di orso marsicano con ben quattro cuccioli: «Evento eccezionale»
Abruzzo, avvistata una femmina di orso marsicano con ben quattro cuccioli: «Evento eccezionale»
di Enrico Chillè
Martedì 26 Maggio 2020, 16:03 - Ultimo agg. 17:47
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Una notizia eccezionale per una specie estremamente a rischio: per la prima volta è stata avvistata una femmina di orso marsicano con ben quattro cuccioli al seguito. L'avvistamento, di portata epocale, è avvenuto all'interno del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise: lo rendono noto gli addetti alla sorveglianza. 



L'orso bruno marsicano, ad altissimo rischio di estinzione, è considerato l'animale-simbolo non solo della Marsica, ma di gran parte dell'Italia centro-meridionale. Eppure, si stima che ad oggi esistano solo poche decine di esemplari, la maggior parte dei quali è confinata proprio nel territorio del Parco Nazionale. Mai, prima d'ora, all'interno del Parco era stata avvistata un'orsa con ben quattro cuccioli. «Ovviamente ora la sfida è quella di assicurare un futuro ai cuccioli di questa fantastica mamma orsa, uno dei quali sembra un po’ più piccolo degli altri, com’è normale che accada in tutti i parti plurigemellari», fanno sapere i responsabili.

Luciano Sammarone, direttore del Parco, ha spiegato: «Questo evento, sicuramente eccezionale, è la testimonianza migliore che il territorio del Parco ha tutto ciò che serve per supportare la vitalità della popolazione di orso bruno marsicano. Conferma quanto sia importante la ricerca scientifica nel contribuire ad aumentare la conoscenza e a creare una base indispensabile per le scelte gestionali utili anche alla tutela. Resta la consapevolezza che la sfida per la conservazione di questa specie unica si gioca fuori dai confini del Parco, dove purtroppo i pericoli, soprattutto di origine antropica, sono ancora troppi e richiedono uno sforzo coordinato tra tutti i soggetti presenti, istituzioni e operatori economici in primis».



La tutela di questi orsi è necessaria ma non facile: negli ultimi anni la popolazione ha registrato un aumento rispetto alla tendenza dei decenni passati e non sarà facile tenere i nuovi esemplari (solo nel 2019 sono nati 20 cuccioli, 16 nel Parco e quattro al di fuori del territorio) confinati all'interno del Pnalm. «Pensare una cosa del genere significa ignorare le basi più elementari della biologia e dell'ecologia, in cui l'aumento della popolazione è proporzionale all'espansione dell'areale e quindi all'occupazione di nuovi territori» - spiegano dal Parco - «Il lavoro di monitoraggio degli ultimi anni ha permesso di accertare lo spostamento di alcuni esemplari di orso marsicano in aree esterne al Pnalm, come la Valle Roveto, la Riserva Regionale del Monte Genzana e il Parco della Maiella, senza contare quelli che si spingono oltre l’area di presenza stabile come l’esemplare avvistato qualche settima fa nel Parco Nazionale del Gran Sasso».

Il professor Giovanni Cannata, presidente del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ha commentato così il suggestivo ed eccezionale avvistamento: «Non potevamo avere notizia più bella, arrivata proprio durante la Giornata Europea dei Parchi. L'orso marsicano è un simbolo che deve insegnarci quanto sia importante fare rete e squadra, promuovendo iniziative organiche di tutela degli habitat e delle specie minacciate, ma anche di sviluppo sostenibile, utile a promuovere l’economia delle aree protette attraverso la conoscenza dei temi di tutela e la sensibilizzazione di residenti e turisti».

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