Minneapolis, arrestato poliziotto coinvolto nella morte di Floyd: «I due si conoscevano già». Un nuovo video mostra tre agenti su di lui

Minneapolis, afroamericano ucciso dalla polizia: commissariato in fiamme, un morto
Minneapolis, afroamericano ucciso dalla polizia: commissariato in fiamme, un morto
Venerdì 29 Maggio 2020, 08:20 - Ultimo agg. 30 Maggio, 12:23
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Derek Chauvin, il poliziotto di Minneapolis coinvolto nella morte dell'afroamericano George Floyd, è stato arrestato. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. Chauvin è l'agente che, premendo sul collo di Floyd, lo ha soffocato. L'agente è stato accusato formalmente di omicidio e omicidio colposo. Lo ha riferito il procuratore della contea Odi Hennepin, Mike Freeman, nel corso di una conferenza stampa. 

George Floyd e Derek Chauvin si conoscevano ed hanno lavorato insieme per molto tempo come addetti alla sicurezza di un night club. Lo afferma Andrea Jenkins, vicepresidente del consiglio comunale della città, in un tweet ripreso dai media Usa. Una conferma - secondo alcuni media locali - è arrivata anche dal proprietario del locale.

Un nuovo video apparso sui social, intanto mostra non uno ma tre poliziotti premere con le loro ginocchia su George Floyd, l'afroamericano morto soffocato dopo essere stato ammanettato a Minneapolis. Lo riferisce la Cnn.


Non si placano le tensioni a Minneapolis nel mezzo dello sdegno per la morte del 46enne afroamericano. La Cnn riferisce di un commissariato dato alle fiamme, spiegando che gli agenti avevano eretto una recinzione intorno alla stazione di polizia presa d'assalto da migliaia di manifestanti che l'hanno abbattuta. Alcuni dimostranti sono riusciti ad arrampicarsi e ad appiccare il fuoco all'interno degli uffici. Il commissariato è stato così evacuato «nell'interesse della sicurezza del personale».

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Ieri il capo della polizia di Minneapolis si è «scusato nel modo più assoluto per la pena, la devastazione e il trauma che la morte di Floyd ha provocato alla sua famiglia ed ai suoi cari». 

Intanto Il corrispondente della Cnn Omar Jimenez e la sua troupe sono stati rilasciati dopo l'arresto in diretta durante la copertura delle proteste di Minneapolis. Lo scrive la stessa emittente sul suo sito. Jimenez è stato arrestato mentre riferiva in diretta dalle proteste a Minneapolis e dopo essersi chiaramente identificato come reporter agli agenti. Sono stati ammanettati anche i membri della troupe di Jimenez. La Cnn ha reagito definendo l'accaduto «una violazione del primo emendamento».   Il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti garantisce la terzietà della legge rispetto al culto della religione e il suo libero esercizio, nonché la libertà di parola e di stampa, il diritto di riunirsi pacificamente; e il diritto di appellarsi al governo per correggere i torti.

 


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Donald Trump twitta mentre infuria la protesta a Minneapolis dopo la morte del 46enne afroamericano George Floyd rimasto soffocato durante un fermo di polizia. «Non posso sopportare di vedere quanto sta accadendo in una grande città americana, Minneapolis», scrive il presidente americano, che critica il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey e parla di «totale mancanza di leadership». «O il molto debole sindaco di estrema sinistra - afferma Trump - riporta la città sotto controllo o invierò la Guardia nazionale». «Questi delinquenti disonorano la memoria di George Floyd e non permetterò che questo accada - aggiunge il presidente - Ho appena parlato con il governatore Tim Walz e gli ho detto che i militari sono con lui». «Quando iniziano i saccheggi - conclude - si inizia anche a sparare».
 

La Guardia nazionale del Minnesota ha annunciato su Twitter la mobilitazione delle sue unità. «Abbiamo attivato più di 500 soldati per Saint Paul, Minneapolis e le comunità limitrofe - si legge - La nostra missione è proteggere le vite, tutelare le proprietà e il diritto a manifestare in modo pacifico».

«È inaccettabile quello che abbiamo visto nelle ultime ore e nelle ultime due notti in termini di saccheggi», ha detto il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey. «Le nostre comunità - ha detto nelle dichiarazioni riportate dalla Cnn - non possono tollerarlo e non lo tollereranno».  Il sindaco  ha proclamato lo stato di emergenza di 72 ore nella città del Minnesota. E ha chiesto aiuto al governo del Minnesota e alla Guardia Nazionale per cercare di «tenere sotto controllo la situazione».

Sette feriti in Kentucky. Sette persone sono state ferite in una sparatoria durante una protesta a Louisville, Kentucky, per l'uccisione in marzo di una afroamericana, Breonna Taylor, 26 anni, nel corso di una perquisizione da parte di tre agenti bianchi nella sua casa.
Le tensioni stanno montando sull'onda del caso di George Floyd. Il sindaco Greg Fisher ha riferito che nessun agente ha aperto il fuoco. Alcuni video sui social sembrano mostrare che gli spari sono stati esplosi mentre i dimostranti circondavano un'auto della polizia.

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