«È nu juorno importante»: un brano neomelodico contro la transfobia con Laura La Divina

Laura La Divina, Raffaele Esposito e Paola Cristiano in una scena del videoclip E' nu juorno importante di Lino Calone
Laura La Divina, Raffaele Esposito e Paola Cristiano in una scena del videoclip E' nu juorno importante di Lino Calone
di Gennaro Morra
Lunedì 1 Giugno 2020, 17:10
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Se ci si limita al solo ascolto, questa È nu jurno importante è una delle tante storie di innamorati raccontate dalle canzoni neomelodiche. Nello specifico, Lino Calone canta di una persona, probabilmente una donna, nel giorno del suo matrimonio, che corona il suo sogno d’amore. È il videoclip, pubblicato oggi su Youtube e diretto da Ciro Grieco e Checco Danza, che rivela il vero senso del brano: a vestire l’abito bianco è una trans che sposa l’uomo di cui è innamorata. Una variazione sul tema insolita, se non inedita, per un genere che fa della tradizione la sua prerogativa.

E invece Calone ha voluto trattare un argomento scottante, andando oltre i pregiudizi: «Io sono sempre stato dalla  parte di chi soffre e ci tengo a difendere i diritti di ogni persona – spiega il 34enne –. E se posso farlo attraverso una canzone o un videoclip, per me è un grande onore e piacere».
Se poi il pubblico non comprenderà questa scelta, pazienza: «A me le sfide piacciono, poi voglio difendere gli esseri umani che lottano ogni giorno con tanta forza affinché la società li possa accettare – sostiene il figlio d’arte, degno erede di papà Franco –. Solo chi è sofferente può capire le sofferenze degli altri».
 
Protagonista del videoclip di È nu juorno importante (Sc2 Production, Zeus Record) è Laura La Divina, trans napoletana molto seguita sui social network: «Ho iniziato dieci anni fa a pubblicare video su Youtube e oggi su Instagram ho più di 67mila follower – dice la prossima 40enne –. Canto canzoni neomelodiche, ballo, faccio sketch e nelle dirette litigo con chi mi prende in giro». Il fatto che a suo modo oggi sia un fenomeno social, non deve far pensare che quella di Laura sia stata una vita semplice: «All’età di 22 anni sono stata costretta a lasciare la casa dove vivevo con mia madre, che ho perso il mese scorso. Per fortuna fui accolta dalla mia amica, Nunzia Castellano, con cui vivo tutt’ora, altrimenti non so come sarebbe finita». Ma il dramma di Laura era iniziato molti anni prima: «A 13 anni sono stata violentata – rivela –. Fu uno sconosciuto che mi prese con la forza per strada, quando vivevo a Ponticelli». Un trauma che non ha mai superato: «Fino a poco tempo fa non riuscivo neanche a parlarne, oggi ho capito che devo liberarmi del dolore se voglio cacciare via questo mostro». E nel frattempo sogna la sua vita da donna: «Ho iniziato il percorso per completare la transizione e un giorno mi piacerebbe trovare un uomo da sposare, come la protagonista del video di Lino».
 
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Il videoclip ha avuto il sostegno anche dall’associazione Pride Vesuvio Raimbow di Torre Annunziata, un punto di riferimento per tutta la provincia a sud di Napoli, il cui presidente, Danilo di Leo, è stato protagonista del primo matrimonio civile in Campania, sposando Antonello Sannino, vicepresidente di Arcigay Napoli. Infatti, alle riprese del video ha partecipato anche Paola Cristiano, responsabile dei canali social dell’organizzazione: «La nostra associazione aiuta le ragazze trans a completare il percorso di femminilizzazione, avviando il cambio di documenti – spiega –. È importante sapere che su questo aspetto la legge è cambiata e adesso è possibile richiedere i nuovi documenti anche senza essersi sottoposti all’intervento chirurgico». E conclude: «Iniziative come quella di Lino sono da sostenere, perché la transfobia si combatte anche in questo modo. Purtroppo le trans sono ancora molto discriminate, spesso dalle loro stesse famiglie che le mandano via di casa. E una volta per strada, inizia il loro incubo, che tante volte finisce in tragedia».
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