Weekend caprese per Mary Avery, il Console Generale degli Stati Uniti a Napoli

Weekend caprese per Mary Avery, il Console Generale degli Stati Uniti a Napoli
di Anna Maria Boniello
Lunedì 1 Giugno 2020, 20:23 - Ultimo agg. 20:24
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A sbarcare per la prima volta sull’isola sabato sera insieme al marito è stata Mary Avery, la diplomatica americana che dallo scorso settembre 2019 è stata nominata il Console Generale degli Stati Uniti a Napoli. Un lungo weekend caprese che si è voluta regalare dopo lunghi giorni di lockdown in città insieme al marito Todd Avery, un alto funzionario del commercio negli USA, che non vedeva da mesi. La coppia ha scelto per la sua mini vacanza a Capri l’hotel Canasta, il caratteristico albergo con vista sulla Certosa e a pochi passi dalla fifty avenue caprese Via Camerelle. Grazie anche ad una discreta scorta che seguiva a distanza la coppia pochi si sono accorti che tra i primi ospiti di questo weekend ci fosse il Console americano.
 
 

Dopo il primo giorno dedicato ad un tour turistico nei luoghi simbolo dell’isola come  la Piazzetta, Punta Tragara ed i Giardini di Augusto che affacciano sui faraglionie via Krupp, la signora Avery e suo marito Todd, come una qualunque coppia in vacanza ha voluto fare un giro dell’isola su un gozzo tipico in legno guidato da un caronte di tutto rispetto Danilo Palumbo della Capri Boat Service. Una lungo giornata in gozzo con un mare da sogno come non lo si vedeva da tempo, ha visitato  calette, anfratti e le grotte meno note della grotta Azzurra che è ancora chiusa ma altrettanto affascinanti come la Grotta Verde, la Grotta dei Marinai, la Grotta Bianca e la Grotta Meravigliosa. Ovviamente non poteva mancare la foto ricordo con le sentinelle di roccia, i mitici Faraglioni a fare da sfondo. Poi il rientro a terra per la cena a base di pesce specialità del ristorante Al Caprì, accolti dai proprietari Massimo Verde ed Enzo Iuele, che hanno saputo mantenere uno stretto riserbo sull’identità degli ospiti. Domani pomeriggio il Console lascerà Capri, ma ha promesso di tornare spesso colpita, come tutti gli stranieri dalle bellezze naturali dell’isola, e che ha avuto il privilegio di visitarla nei giorni del suo massimo splendore. Poiché si è venuto a creare un habitat naturale mai visto prima dovuto allo stop di molti mesi che ha permesso alla natura ed alla flora spontanea di riappropriarsi di spazi che prima le venivano vietati.
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