Caso Floyd, il coro del Napoli:
gli azzurri invadono le reti social

Caso Floyd, il coro del Napoli: gli azzurri invadono le reti social
Martedì 2 Giugno 2020, 19:55 - Ultimo agg. 21:27
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Il caso George Floyd, lo statunitense di colore ucciso dalla polizia a Minneapolis lo scorso 25 maggio, sta facendo il giro del mondo. Tra i canali social e i riflettori dei media, la vicenda sta assumendo confini sempre più grandi e l'escalation di proteste sta coinvolgendo anche il mondo dello sport. Le prime sono arrivate ovviamente dagli atleti americani di colore: l'NBA insieme all'NFL si sono fatte sentire sin da subito non solo in rete per bocca dei loro sportivi più rappresentativi.

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L'ondata di proteste è arrivata oggi anche in Europa e nelle ultime ore tanti sportivi europei hanno inondato i loro canali social con una foto semplice, uno sfondo nero, spesso accompagnato da due hashtag distinti: #BlackoutTuesday è uno dei trend mondiali del momento e accompagna la protesta americana sfociata nelle strade di ogni grande città degli Stati Uniti, così come #BlackLivesMatter che da sempre contraddistingue la voglia di rivalsa dei neri in tutto il continente.

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La protesta non esclude i calciatori del Napoli che nelle ultime ore si sono fatti notare sui social per essere scesi in campo al fianco delle proteste per l'uccisione di Floyd. Ad aprire le danze sono stati Mertens e Milik questa mattina, il capitano Insigne e Fabian si sono subito uniti al coro come hanno fatto anche David Ospina e Nikola Maksimovic. Anche altri calciatori di Serie A come Chiellini o altre squadre di Liga e Premier League stanno sostenendo l'iniziativa in queste ore.

Sulla vicenda interviene anche patron Aurelio De Laurentiis con un tweet: «La violenza non può e non deve essere mai la soluzione a un problema. Apprezzo che molti calciatori del Napoli abbiano solidarizzato con la protesta che dilaga in tutto il mondo. Non possiamo più accettare episodi di brutalità e di razzismo. Dobbiamo reagire».
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

#blackouttuesday

Un post condiviso da Lorenzo Insigne (@lorinsigneofficial) in data:

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