​Hemingway, scoperto un racconto inedito sulla pesca: è precedente a “Il vecchio e il mare”

Hemingway, scoperto un racconto inedito sulla pesca: è precedente a “Il vecchio e il mare”
Mercoledì 3 Giugno 2020, 21:34 - Ultimo agg. 21:44
4 Minuti di Lettura

Ogni tanto capita di ritrovare un inedito di qualche autore del passato. Ma quando lo scrittore in questione si chiama Ernest Hemingway, l'attenzione diventa particolare. Un racconto mai visto prima, che descrive la caccia al «più grande dannato marlin che abbia mai nuotato nell'oceano», finita poi a vantaggio degli squali, probabilmente una versione finora sconosciuta di "Il vecchio e il mare" (1952) di Hemingway (1899-1961), è tornato alla luce negli archivi della John F. Kennedy Library and Museum di Boston, che custodisce la più grande collezione di autografi dedicata dello scrittore statunitense premio Nobel.

LEGGI ANCHE --> La lettera inedita di Hemingway, furioso per essere stato censurato dall'editore

Il racconto breve dal titolo "Pursuit As Happiness", anticipato questa settimana dalla rivista "New Yorker", è stato ritrovato dal nipote dell'autore, Seán Hemingway, mentre stava compiendo una ricerca tra le carte del nonno. La pubblicazione in volume dell'inedito avverrà entro la fine dell'anno negli Usa da parte dell'editore Scribner, con un'edizione critica a cura di Stacey Chandler. Il racconto sarà incluso in una nuova edizione di "The Old Man and the Sea", originariamente scritta nel 1951. Seán Hemingway ha datato la creazione della storia «tra il 1936 e il 1956».
 

 


«Non sono sicuro del motivo per cui finora questo racconto abbia ricevuto così poca attenzione tra chi ha esaminato in passato le carte di mio nonno: certamente è una gemma tra il materiale inedito», ha detto il nipote. Sebbene la storia sia autobiografica, con la descrizione delle gesta di un narratore chiamato Ernest Hemingway che va a pescare con un certo Josie (soprannome del suo amico Joe Russelle, con il quale si recava in alto mare durante il suo soggiorno a Cuba) e altri amici, Seán Hemingway ha spiegato di ritenerla in
realtà un'opera in gran parte di fiction, con un sottofondo dedicato alla felicità della pratica sportiva.

Sarebbe stato durante l'estate del 1933 che Hemingway avrebbe vissuto questa esperienza autobiografica di pesca grossa, ha detto il nipote, perchè questo è l'anno indicato nel racconto. Ma non c'è una certezza, perchè con molta probabilità lo scrittore aggiunse negli anni a venire elementi immaginari per rendere la storia più
vivace. Negli anni Trenta all'Avana si registrarono numerosi conflitti  politici ed interventi repressivi della polizia, di cui si trovano un'eco nell'inedito. Se il lato politico non è tuttavia al centro del racconto, il contrasto tra la vita pacifica in mare e la violenza sulla terra lo rende abbondantemente chiaro, ha spiegato sempre il nipote.

Morto lo scrittore Aaron Edward Hotchner: fu amico e biografo di Hemingway con cui andava a caccia e pesca

"Pursuit As Happiness" segue il narratore in una battuta di pesca quando si imbatte in un gigantesco marlin: «Quando l'abbiamo visto, abbiamo capito quanto fosse grande. Non si poteva dire che fosse spaventoso. Ma è stato fantastico», scrive Ernest Hemingway. «Lo abbiamo visto lento e silenzioso e quasi immobile in acqua con le sue grandi pinne pettorali come due lunghe lame di falce viola. Poi ha visto la barca e la lenza ha iniziato a correre fuori dal mulinello come se fossimo agganciati a un'automobile e ha iniziato a saltare verso nord-ovest con l'acqua che scorreva da lui ad ogni salto».

Per la versione pubblicata dal "New Yorker", è stato scelto il titolo "Pursuit as Happiness". Un titolo particolarmente appropriato, ha detto il nipote, perché non si tratta solo di catturare e perdere un grosso marlin a beneficio degli squali. «Parla della gioia della pesca e della felicità che porta ai pescatori», ha aggiunto il nipote del grande scrittore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA