Benevento, pronto soccorso al Rummo:
la svolta con i fondi anti-Covid

Benevento, pronto soccorso al Rummo: la svolta con i fondi anti-Covid
di Luella De Ciampis
Mercoledì 24 Giugno 2020, 08:17 - Ultimo agg. 11:42
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È pronto il piano regionale di riorganizzazione e potenziamento della rete ospedaliera per l'emergenza Covid, nell'ambito del quale la Regione ha previsto lo stanziamento di oltre 4,3 milioni di euro da destinare all'implementazione di un pronto soccorso Covid all'ospedale Rummo, oltre all'aumento di posti letto in Terapia intensiva, Terapia semi intensiva e degenza. Il provvedimento nasce dall'esigenza di rafforzare strutturalmente il servizio sanitario nazionale in ambito ospedaliero, attraverso un piano di riorganizzazione per fronteggiare adeguatamente le emergenze pandemiche, come quella da Covid-19, garantendo l'incremento di attività in regime di ricovero in Terapia intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure, oltre a rendere strutturale la risposta all'aumento significativo della domanda di assistenza in relazione alle successive fasi di gestione della situazione epidemiologica correlata al virus, ai suoi esiti e a eventuali accrescimenti improvvisi della curva pandemica.

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A beneficiarne il pronto soccorso del Rummo, destinato all'accoglimento dei pazienti con coronavirus, nel caso in cui il virus si dovesse ripresentare con maggiore intensità nei prossimi mesi. Il reparto sarà ampliato e dotato di tutte le attrezzature necessarie ad affrontare eventuali fasi emergenziali che dovessero richiedere maggiore impegno e capienza da parte della struttura. Inoltre, il piano prevede la creazione di una rete temporanea che si articola in tre fasi (A, B, C), fortemente interconnesse tra loro perché rappresentano un modello di rete altamente flessibile e modulare, per la struttura sanitaria messa nelle condizioni di possedere tutti gli elementi e le condizioni per realizzare un rapido adattamento alle diverse evoluzioni della curva epidemica insieme alla relativa distribuzione degli spazi. Nelle tre fasi è previsto l'incremento dei posti letto per la Terapia intensiva, per la Terapia semi-intensiva e per la degenza, determinato in sei, sei e sei per le tre specialità, nella fase A, per un totale di 18 posti letto; rispettivamente, di sei, dodici e dieci, nella fase B, per un totale di 28 posti; di dodici, diciotto e venti, nella fase C, per un totale di 50 posti. Il Rummo, come tutti gli ospedali dedicati alle attività Covid, deve essere in grado di garantire una dotazione minima di personale destinato ad assicurare i diversi livelli di attività.
 


Per l'azienda ospedaliera è previsto l'incremento di 24 posti letto al Rummo, cui si aggiungono i quattro del Sant'Alfonso Maria de' Liguori, per un totale di 28 posti. Nel pacchetto rientra anche l'acquisto di due ambulanze nuove per un totale di 200mila euro. Il programma di potenziamento si propone di rendere l'attuale rete ospedaliera regionale in grado di fronteggiare le nuove emergenze epidemiche, ormai prevedibili con ricorrenza periodica nell'arco di 5/10 anni, oltre ulteriori ondate del Covid.

Nell'ottica di reintegrare il personale carente, il direttore generale Mario Ferrante ha proceduto alla sottoscrizione di una convenzione con l'Aorn Cardarelli di Napoli per l'utilizzo della graduatoria del concorso per la richiesta di dieci Oss (operatori sociosanitari). Nei giorni scorsi, l'Usb (Unione sindacale di base) provinciale, in una nota indirizzata, tra gli altri, al prefetto Francesco Cappetta e al management dell'ospedale aveva annunciato lo stato di agitazione del personale, anche per sollecitare soluzioni immediate mirate a colmare la carenza di organico del personale in tutti i reparti.

Intanto, al San Pio sono in arrivo due eccellenze di Ortopedia e Traumatologia: Luigi Meccariello e Andrea Schiavone.
A settembre, poi, i primari per Otorinolaringoiatria, Oncologia e Urologia. Inoltre due medici nefrologi e uno di Medicina generale.

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