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Le indagini, condotte dai militari della stazione dei carabinieri di Rosia e coordinate dal sostituto procuratore Sara Faina, sono state avviate a seguito di una richiesta di aiuto al 112 effettuata da un dipendente della filiale dell'istituto Mps di Rosia che segnalava che tre soggetti armati si erano appena allontanati dopo aver asportato del denaro dalle casse degli sportelli. Prima di fare irruzione nell'istituto i rapinatori, armati e parzialmente travisati, avevano anche costretto una donna, impegnata in un prelievo allo sportello bancomat, ad entrare in banca e consegnare il denaro.
L'attività investigativa ha permesso di ricostruire i movimenti dei rapinatori che, dopo essersi allontanati da Siena sono tornati in Campania dove hanno lasciato l'autovettura e si sono separati per far perdere le proprie tracce. Fondamentale l'attuazione tempestiva del piano anti rapina da parte dei carabinieri di Siena che ha permesso di attuare una serie di posti di blocco grazie ai quali è stata individuata la via di fuga dei malfattori che sono stati seguiti a distanza sino alle porte di Roma.
I successivi incroci investigativi hanno impegnato i militari nell'analisi di numerose telecamere di sorveglianza e hanno permesso l'esecuzione dell'ordinanza cautelare nel comune di Giugliano in Campania dove è stato arrestato il 26enne risultato allo stato il responsabile della banda.