Secondo Legambiente, in Campania i predoni del mare viaggiano alla media di 13 reati al giorno, uno ogni due ore, ben 10 infrazioni per km di costa, con 4.305 persone denunciate e arrestate e 1.571 sequestri. La classifica nazionale per numero assoluto di reati contestati vede stabilmente in vetta la Campania, che primeggia tanto nella classifica del cemento che in quelle dell'inquinamento e della navigazione fuorilegge, cedendo il passo solo nella pesca, dov'è seconda dietro la Sicilia. La Campania detiene anche il primato nazionale del cemento illegale sulle coste, con il 17,1%% dei reati accertati in Italia. Si registra un vero e proprio record di infrazioni 1.715 con un aumento del 20% rispetto lo scorso anno con 1.300 persone denunciate e arrestate e 395 sequestri effettuati.
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«Questo dossier - commenta Francesca Ferro, direttore Legambiente Campania- ci restituisce uno spaccato di illegalità, purtroppo, ancora troppo rilevante, indice del fatto che contro i 'nemici del marè è necessario alzare il livello, non solo della repressione dei reati, ma anche della vigilanza preventiva».
Numeri negativi anche per quanto riguarda le infrazioni legate al mare inquinato in particolare scarichi inquinanti e mala depurazione: sono 1937 le infrazioni accertate (+ 22% rispetto lo scorso anno) pari al 24,8% del totale nazionale , con 2004 persone denunciate e arrestate mentre sono 1084 il numero dei sequestri. Il dossier di Legambiente evidenzia anche altre forme di illegalità che colpiscono il mare campano: sul fronte della pesca di frodo la Campania, è seconda a livello nazionale, dopo la Sicilia con con 697 infrazioni e 653 persone denunciate e arrestate e 91 sequestri.