Consiglio regionale della Campania, Rosetta D'Amelio eletta presidente. De Luca: «Invertiamo la rotta»

Consiglio regionale della Campania, Rosetta D'Amelio eletta presidente. De Luca: «Invertiamo la rotta»
di Gerardo Ausiello
Giovedì 9 Luglio 2015, 15:00 - Ultimo agg. 20:41
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NAPOLI - «La sensazione è quella di un lento declino in corso, dobbiamo tentare di frenarlo e invertire la rotta». Così il neogovernatore Vincenzo De Luca davanti al Consiglio regionale nella seduta di insediamento dell'assemblea campana che segna, di fatto, l'avvio della nuova legislatura.

Il disgelo. De Luca ringrazia il suo predecessore, Stefano Caldoro, per i cinque anni di lavoro e tende la mano all'opposizione: «Sono pronto a dialogare, se ci sono problemi dobbiamo parlarne». Caldoro non ha risparmiato qualche critica al suo successore: «La nuova giunta regionale? Aspettiamola all'opera, certo fare 6 assessori per 2 assessorati credo sia un record mondiale».

Le priorità. Nel suo discorso, De Luca ha indicato le sue priorità: sburocratizzazione, decentramento, infrastrutture, sanità e trasporti. Particolare attenzione, ha spiegato, verrà riservata al tema ambientale e alla Terra dei fuochi.

Puntare all'eccellenza. «Dobbiamo puntare a posizioni di eccellenza mondiale in due o tre campi garantendoci quote di mercato che ci mettano al riparo da una competizione mondiale che è diventata davvero spietata» ha detto nel suo discorso De Luca. Per De Luca, tra i settori nei quali la Campania «può puntare a posizioni di eccellenza mondiale» ci sono l'aerospazio, in particolare «le produzioni satellitari micro e nano, avendo qui già componentistica utilizzata da Nasa e grandi produttori mondiali», e l'ambiente, «che può essere una grande occasione per una specializzazione industriale della Campania nel campo delle produzioni che riguardano le energie rinnovabili e il risparmio energetico». In particolare «possiamo coinvolgere industrie private campane nelle ipotesi di soluzione del problema della Terra dei fuochi e delle ecoballe». De Luca ha citato inoltre il settore della «produzione di mezzi di trasporto su gomma e ferro» e quello dell'agricoltura, «dove possiamo ritagliarci una nicchia di assoluta eccellenza. Abbiamo un patrimonio non attaccabile dalla concorrenza cinese o coreana, possono produrre tutte le porcherie del mondo ma non ce la fanno».

La sanità. Sul riparto del fondo sanitario nazionale «farò battaglie fino in fondo e cercherò alleanze con tutti». «Dobbiamo modificare radicalmente il riparto del fondo sanitario nazionale - ha aggiunto De Luca - su questo la Campania non potrà mai più accettare un riparto che la penalizza per essere la regione più giovane d'Italia. È un obiettivo non solo di equità e rispetto, ma perché è un'idiozia nel merito.

Oggi possiamo constatare che avere più giovani non significa avere meno patologie».

I fondi europei. «Sono a rischio 380 milioni di euro di fondi europei compresi nel programma comunitario 2007-13. Dovremo impegnarli entro dicembre» è l'allarme lanciato dal governatore campano. «Chiedo a tutti collaborazione - ha detto De Luca - proponendo progetti che possano intercettare questi fondi. Sarebbe un delitto, nell'attuale situazione, perdere 400 milioni destinati all'agricoltura».

Apertura verso l'opposizione. «Mi ripugna l'idea che una vittoria elettorale - ha proseguito nel suo intervento in Consiglio regionale - sia assimilabile a una conquista del bottino di guerra. Vincere significa solo un' assunzione di responsabilità diversa». «Saro' molto aperto con tutti - spiega rivolgendosi all'opposizione - riterrò di ringraziare ognuno di voi che mi porrà un problema da risolvere purché ci sia un interesse pubblico. Io rispetto il lavoro e non le bandiere di partito e se voi dell'opposizione sarete più bravi della maggioranza, chapeau, vuol dire che quelli di maggioranza dovranno imparare a correre più di voi». De Luca ha criticato un certo «imbarbarimento sconcertante del dibattito politico e dello scontro che calpesta la dignità dell'essere umano. Per me - ha detto - i valori umani contano piu' delle bandiere di partito, vivo per difendere il sistema di valori, non la bandiera di partito». Di qui l'appello finale: «Pur nei ruoli diversi possiamo collaborare. Da parte mia ci sarà totale apertura per ogni problema da risolvere che mi verrà sottoposto. Non abbiamo molti amici in Italia, vorrei che i campani sentissero un nuovo orgoglio da parte nostra. Ci attendono sfide importanti, sono convinto che tutti assieme saremo all'altezza della sfida e dell'interesse della povera gente».

Le tensioni. La seduta è iniziata con le tensioni tra manifestanti e forze dell'ordine, che hanno blindato il Centro Direzionale. Primo atto della seduta la presa d'atto della proclamazione degli eletti, in primis dello stesso De Luca, sospeso per effetto della legge Severino e subito reinsediato dal Tribunale in attesa del verdetto della Corte Costituzionale, previsto il 20 ottobre.

D'Amelio presidente. Poi si è passati alla votazione per eleggere il nuovo presidente del Consiglio regionale. Si tratta dell'irpina Rosetta D'Amelio, che ha ottenuto quasi l'unanimità: è stata infatti eletta dall'assemblea campana con 49 voti su 50. Dopo cinque anni una donna torna così a sedersi sulla poltrona più alta del Consiglio. Prima di lei solo Sandra Lonardo. «Ringrazio il Consiglio per la fiducia, è un voto quasi unanime, ringrazio sia maggioranza che opposizione, sarò una presidente imparziale al servizio di una terra meravigliosa che ha tante potenzialità ma vive un momento di grande difficoltà, dai problemi occupazionali alle emergenze ambientali, in primis la Terra dei fuochi e l'Isochimica ad Avellino» ha detto, emozionata, D'Amelio. «Questa è una bellissima assemblea, con dieci donne e tanti giovani, sarebbe bello avere un'assemblea composta al 50 per cento da donne. Lavoriamo tutti insieme», ha aggiunto. Da De Luca un augurio di buon lavoro al neo presidente del Consiglio D'Amelio: «È una persona di grande qualità - ha detto De Luca - che saprà assicurare una conduzione equilibrata e rispettosa di tutte le componenti».

I vice. Al via poi le elezioni, con tre votazioni separate a scrutinio segreto, dei componenti dell'ufficio di presidenza. I vice sono, per la maggioranza, con 26 voti, Tommaso Casillo (Campania libera) e per la minoranza, con 15 voti, Ermanno Russo (Forza Italia). Niente da fare per il Movimento 5 Stelle, che aveva chiesto la poltrona di vice che spetta alla minoranza. Franco Moxedano (Idv) non ha partecipato alle votazioni.

I segretari. Come segretari sono stati eletti: con 27 voti Vincenzo Maraio (Psi) e, con 11 voti, Flora Beneduce (Forza Italia). Fibrillazioni nel centrodestra: Fratelli d'Italia in polemica con il resto del centrodestra per le scelte fatte sull'ufficio di presidenza. Infine i questori (Antonio Marciano e Massimo Grimaldi).

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