Tecnologia made in Campania
per il turismo spaziale

Tecnologia made in Campania per il turismo spaziale
Giovedì 24 Maggio 2018, 13:36 - Ultimo agg. 22:07
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Il Distretto Aerospaziale della Campania (Dac) si candida a diventare un punto di riferimento internazionale per mezzi e tecnologie destinati a voli suborbitali per il nuovo mercato del turismo spaziale. Questi velivoli saranno ipersonici, cioè dovranno superare la velocità del suono, e per il Dac l'ipersonica è un «settore strategico» su cui il Distretto, ha detto il presidente del Dac, Luigi Carrino, sta investendo con un'offerta innovativa e altamente tecnologica, tanto da indicarla nell'ambito delle attività progettuali della RIS3 Campania, ossia la Strategia di Specializzazione Intelligente per lo sviluppo sostenibile dei territori.

«Grazie alla progettualità tutta campana, il Dac ha proposto il tema dei voli spaziali con tecnologie innovative tra le strategie per lo sviluppo della RIS3» ha osservato Carrino. «Oggi ha aggiunto - crediamo che dopo la fase 1, con la recente decisione del Ministero dello Sviluppo Economico di fare di Grottaglie, in Puglia, la base per i voli suborbitali di Virgin Galactic per il turismo spaziale, si possa e si debba passare alla fase 2, con lo sviluppo di un prodotto a forte connotazione regionale».

La Campania e la Puglia, due regioni dell'Area Convergenza con forti identità e tradizioni legate all'aerospazio, ha concluso il presidente «possono insieme, con le rispettive competenze e specificità, concorrere a scrivere un pezzo di storia nella sfida per il rafforzamento di un settore strategico e per la creazione di nuova occupazione». In Campania, per esempio è stato ideato il supervelivolo Hyplane, per percorrere Roma New York in due ore, progettato dall'azienda Trans-Tech, in collaborazione con l'università di Napoli Federico II. Puntare allo sviluppo di un velivolo del genere, secondo il Dac «può permettere all'importante settore dell'aviazione generale presente in Campania di vedere al futuro con nuovo ottimismo, senza invadere aree di competenza/mercato altrui e senza dover ricercare consenso strategico»
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