L'innovazione napoletana fa green
Il ministero della Difesa

L'innovazione napoletana fa green Il ministero della Difesa
di Maria Elefante
Martedì 27 Giugno 2017, 15:08
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La ricerca nel settore delle costruzioni in Campania consente al ministero della Difesa di risparmiare sulla bolletta energetica. L’accordo tra il distretto tecnologico Stress, l’operatore misto pubblico-privato che lavora nel settore dell’innovazione delle costruzioni e il ministero della Difesa prevede l’ottimizzazione energetica di tutto il patrimonio immobiliare del Ministero della Difesa. «Una grande occasione che ci consente di mettere a disposizione di tutto il Paese le nostre ricerche  - ha spiegato Ennio Rubino presidente di Stress - Stress compie sette anni e in questo tempo ci sono state molti risultati come recupero e restauro di beni architettonici e storici, lo sviluppo di un edificio a consumo zero e sicurezza nel costruire per quanto riguarda la vulnerabilità del sisma». 
 


L’accordo quadro sarà firmato a luglio e comporterà non solo la razionalizzazione e la riduzione della spesa nel settore energetico degli edifici del Ministero della Difesa, ma anche l’attività di acquisto dell’energia ed il relativo monitoraggio e la definizione di un quadro di scenario per l’efficientamento energetico del patrimonio individuato dalla Struttura di Progetto Energia del Ministero. La ricerca sarà effettuata anche dall’universita Federico II: «L’universita ha un rapporto molto stretto con il mondo delle costruzioni - ha spiegato Gaetano Manfredi Rettore della Federico II - il futuro si costruisce partendo dalle Smart city che migliorano la qualità della vita.  Investire in questo settore di ricerca è fondamentale perché migliora il rapporto tra la città ed i cittadini»

Il settore delle costruzioni si sta aprendo ad una ‘rivoluzione’ ha detto Lorenzo Bellicini direttore Cresme. A trainare la ripresa sono, in questa fase iniziale: il comparto della riqualificazione del patrimonio esistente, la nuova stagione per le opere pubbliche,  un po’ rallentata dall’avvio delle norme del nuovo codice ma con buone basi; l’edilizia non residenziale. Più deboli invece i segnali dall’edilizia residenziale di nuova costruzione. «La crisi ha accelerato un profondo processo di riconfigurazione del mercato e nel 2016, secondo le stime del CRESME - ha spiegato -  il 73% del valore del mercato delle costruzioni italiano è ormai prodotto dalla manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio esistente.  La nuova edilizia residenziale è scesa in Italia sotto i 15  miliardi di euro con un calo del 70% rispetto al picco precedente la crisi».

«Il progetto energia del ministero della difesa ottimizzerà il rapporto con il territorio  - ha spiegato il generale dell’areona militare Francesco Noto - nel rispetto dell’ambiente e nelle alterazioni di clima la qualità del costruire ci ha visto su un unico campo nello stipulare questo accordo attuando le collaborazioni che avranno il loro centro qui in Campania negli atenei che convergono nel consorzio stress». 

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