Mentre gli studenti del secondo anno accademico terminano i nove mesi di preparazione e lanciano nuove app, la Developer Academy realizzata dalla Apple insieme all'Università Federico II è pronta per selezionare nuovi programmatori. Chiuse venerdì le iscrizioni per la «Call for applications 2018/2019», con tante novità sulle domande ricevute. Prima di tutto il calo di iscritti, che si è dimezzato: sono 2.003 di quest'anno contro le 4.174 del primo anno, e le 4.678 del secondo. E poi la provenienza, con un aumento degli stranieri che rappresentano il 50 per cento degli iscritti. Inoltre se l'anno scorso c'era stato il boom di domande dal Brasile, stavolta c'è stata un'ondata di iscrizioni dall'Asia: Cina, Hong Kong, Filippine, Taiwan, Vietnam. I posti in palio sono 378.
Le domande per partecipare alla Developer Academy sono dimezzate, ma si tratta di un calo naturale dopo la curiosità dei primi due anni, dove in centinaia si erano iscritti più per il sogno di sfiorare il mondo della Apple che per capacità. Già ai test, infatti, si presentavano in pochi, consci che la preparazione di base in informatica, anche per chi era in possesso del semplice diploma, doveva comunque esserci poiché durante l'anno accademico si sarebbero approfonditi gli studi di programmazione. Si tratta inoltre di dati già ripuliti da coloro che non hanno i titoli per partecipare, che hanno sempre rappresentato un buon 25-30 per cento. Anche quest'anno i test, che comportano la prima importante scrematura, si sono tenuti anche all'estero. Parigi, Monaco e Londra le tre sedi scelte, dove già si sono tenute le prove rispettivamente il 19, 20 e 21 giugno per un totale di 355 persone. Sono invece 1.648 i candidati che parteciperanno ai test di Napoli che si terranno lunedì e martedì prossimo. I risultati dei testi arriveranno a metà agosto, e poi partiranno gli incontri motivazionali in inglese su Skype.
Sebbene siano calate le domande per l'Academy di San Giovanni a Teduccio, cresce esponenzialmente il numero degli stranieri. Dallo 0.82 per cento del primo anno, si è passati al 22 per cento del secondo, ma ora le cifre parlano di un 50 per cento che non lascia dubbi sull'importanza che ha la sede napoletana per i futuri sviluppatori di app. La provenienza è per il 15 per cento europea e di oltre il 35 per cento di paesi extra europei. In particolare c'è un forte aumento di candidati che provengono dai Paesi asiatici e mediorientali come Cina, Hong Kong, Filippine, Taiwan, Vietnam, India, Indonesia, Malesia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Egitto e ancora moltissimi anche da Usa, Russia, Brasile, Canada, Israele, Mexico, Iraq, Argentina, Perù, Kazakhstan, Bosnia, Kosovo e perfino da Trinidad e Tobago. Stabili le iscritte donne che si attestano sul 25 per cento.
Gli studenti della Apple Developer Academy di Napoli sia del primo che del secondo anno continuano a mietere successi. Il recente Hackaton Var Group 2018 è stato vinto da una squadra composta da Roberto Pelonara, Simone Penna, Mirko Pennone, Carlo Santoro, Antonio Consales, studenti dell'Academy napoletana. Per loro un contratto di collaborazione di 25mila euro per completare il lavoro: un'app con chatbot virtuale, per aiutare il lavoro e la collaborazione degli aderenti alla Confesercenti di tutta Italia. Invece a breve sull'App Store sarà lanciato «Consultum», la prima app sviluppata per medici e pazienti, che permette a due o più specialisti di comunicare in realtime e condividere consultazioni mediche con un paziente in comune proposto dal team composto da Ilaria Di Nardo, Alfonso Tesone, Ilaria Panaro, Mario Pisani, Antonio Sirica, Francesco Verolla, Mario Munno, Francesco D'angelo e Claudio Elefante.
Apple Academy, in calo i candidati:
boom di domande dall'Asia
di Mariagiovanna Capone
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Martedì 26 Giugno 2018, 10:37
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