Cardiocinetica e riabilitazione
robotica: da Napoli verso il futuro

Cardiocinetica e riabilitazione robotica: da Napoli verso il futuro
Venerdì 12 Ottobre 2018, 17:46 - Ultimo agg. 19:38
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Il movimento del corpo è sempre più spesso abbinato alle condizioni di vita sociale dell’uomo: la classica medicina clinica purtroppo non basta più a risolvere le problematiche che lo stesso movimento determina soprattutto in situazioni che ne aumentano l’intensità. Oggi la biotecnologia è un valido supporto nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura delle patologie legate al muoversi. A queste conclusioni è giunto il congresso congiunto Università Federico II - Arma dei Carabinieri, presieduto dal professor Michele Marzullo, responsabile della Cardiocinetica sportiva dell'azienda ospedaliera, e da Vito Ferrara, direttore Sanità dell'Arma.

Sono state illustrate metodiche innovative di ecografia nella diagnosi di lesioni muscolari, cardiache, della cardio RMN ormai  in grado di diagnosticare miocarditi senza ricorrere all’invasività di una biopsia miocardica. Nel campo della riabilitazione il dottor Nespoli, fisiatra dell’ospedale Santobono, ha mostrato come nel suo reparto sia stata avviata la riabilitazione robotica, una sofisticata procedura che permette il recupero da un infortunio grave che fino a qualche anno fa non lasciava spazio ad un ritorno alla normalità. 

A parlare poi di problematiche sociali che lo sport aiuta a risolvere ma anche le insidie che possono alterare i valori sportivi, sono intervenuti autorevoli professori di varie Università, magistrati, giornalisti, psicologi e il questore di Napoli, De Jesu.
 
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