«Molti dei nostri talenti si sono trasferiti all’estero per completare il loro percorso di studi o per fare esperienza lavorativa. Abbiamo ragionato su come lavorare per non disperdere le loro energie e legarle alla nostra community. Da qui è nata l’idea di costruire un network internazionale per favorire lo scambio di buone pratiche e conoscenze», racconta Prigiobbo.
Il network di NAStartup oggi può contare ambassador in diverse nazioni del Vecchio Continente, dal Portogallo, alla Spagna, passando per Belgio, Irlanda, Gran Bretagna e Ucraina:
«La sfida sarà come mettere in collegamento questi talenti che si sono formati con il lavoro svolto dalla nostra community. L’idea che abbiamo è di lanciare delle sfide a ognuno di loro. Potranno, per esempio, condividere le loro esperienze e le loro conoscenze con tutta la Rete, studiare gli ecosistemi dell’innovazione delle città in cui vivono e aiutarci a capire quali buone pratiche ci sono da adottare. O potranno anche favorire il “movimento” degli startupper della nostra community, aprendo loro delle porte sui mercati internazionali», continua Prigiobbo.
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