Creatività e trasformazione digitale,
a Napoli il progetto europeo Docent

Creatività e trasformazione digitale, a Napoli il progetto europeo Docent
Lunedì 23 Settembre 2019, 20:01
3 Minuti di Lettura
Come favorire l’adozione di nuovi e più “divertenti” codici educativi da parte degli insegnanti delle scuole europee? Il settore della formazione degli insegnanti è un settore radicalmente ridefinito dalla transizione digitale. Tecnologie e creatività sono infatti due parole chiave per la formazione dei formatori, ovvero di coloro chiamati a fornire ai più giovani strumenti di comprensione e di critica del mondo in cui vivono. Sul binomio tecnologia-creatività si è concentrato il progetto europeo “Docent” (Digital Creativity Enhanced in Teacher Education), progetto finanziato dal programma Erasmus+ e coordinato da Luigia Simona Sica docente di Psicologia dello Sviluppo dell'Università di Napoli Federico II in partnership con l’Università di Barcellona (Spagna), l’Università Nazionale Capodistriana di Atene (Grecia), l’European University Foundation-Campus Europae (Lussemburgo), la Foundation For Research And Technolog (Grecia), la Creatic Academy S.L (Spagna) e Smarted Srl, startup innovativa nata dal team di ricerca del NacLab – Laboratorio di Cognizione Naturale e Artificiale della Federico II.
 
Il progetto è durato due anni e ha avuto l’obiettivo di coinvolgere insegnanti, formatori di insegnanti, centri di ricerca e società specializzate nel settore delle tecnologie educative per promuovere la creatività digitale nel campo della formazione. «Abbiamo potuto sviluppare strategie, pratiche e strumenti – afferma Luigia Sica, responsabile del progetto Docent – per favorire la creatività digitale nella formazione e facilitare la creazione di metodi educativi innovativi». «La ricerca psicologica non è solo interesse per la formulazione di teorie, continua Luigia Sica. «È forte l'impegno di una parte del nostra comunità per la creazione di proposte innovative ed efficaci a supporto e potenziamento dei processi di insegnamento e apprendimento nei contesti educativi formali e informali».
 
I risultati del lavoro verranno presentati nel corso della final conference “How to enhance digital creativity in education?” in programma a Napoli, presso l’Aula Piovani del Dipartimento di Studi Umanistici il 25 e 26 settembre 2019. Alla conference parteciperanno oltre ai partner del progetto (Raffaele Di Fuccio, Dimitris Diamantidis, Frédérique Frossard, Mario Barajas Frutos, Anna Trifonova, Luigia Simona Sica), anche esperti nel campo delle nuove tecnologie didattiche come Orazio Miglino, docente di Psicologia dello Sviluppo alla Federico II e direttore del NacLab e Antonella Marchetti, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione dell'Università Cattolica di Milano.
 
ll progetto internazionale DoCENT ha promosso la creatività digitale rivolgendosi a formatori e docenti sviluppando un corso online e una app. Il corso online, un vero e proprio Mooc è erogato dalla piattaforma Federica Weblearning (https://www.federica.eu/) e si concentra sull'applicazione della creatività in contesti digitali, approfondendo gli aspetti metodologici, senza dimenticare quelli pratici. Nel MOOC si propone l'applicazione in ottica creativa delle nuove tecnologie nelle classi, dalla robotica educativa alle interfacce tangibili.

Un altro risultato del progetto è un'app, scaricabile gratuitamente dal sito docent-project.eu, che permette ad ogni insegnante di formarsi la creatività digitale attraverso un gioco di ruolo. Il docente può immergersi in una classe virtuale e allenare le proprie competenze, gestendo situazioni legate alla creatività digitale.

La conferenza si inserisce all’interno di una serie di iniziative che in questi giorni vedono La Federico II al centro del dibattito psicologico nazionale.  Gli incontri di Docent sono infatti ospitati dal First Symposium on Psychology-Based Technologies 2019, organizzato dal NacLab dell'Università di Napoli Federico II e si configura come evento della Post-Conference del XXXII Congresso Nazionale AIP, Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA