Un sistema biomedicale integrato residente in Cloud che, in un’unica interfaccia, risponde alle esigenze di pazienti ed operatori sanitari. Lo annuncia PadMed, startup biomedicale che impiega tecnologie innnovative Software as Medical Device (SaMD) per realizzare un innovativo prodotto software rivolto principalmente al settore medicale.
L’idea, volendo estremamente sintetizzare, è quella di smaterializzare veri e propri macchinari digitalizzandoli e rendendoli accessibili attraverso semplici interfacce con dati condivisi in cloud, abbattendo anche nel medical alcuni vincoli di tempo e spazio. «Padmed - spiegano i fondatori Enrico Furlan e Tomaso Schiaffino – appartiene al SaMD, Software as Medical Device, una nuova frontiera del digitale destinata a crescere prepotentemente nel futuro prossimo come è successo per l’IoT nell’elettronica».
PadMed è accelerata da Orange Lab, il primo innovation hub di startup e imprese dedicato al mondo dell’economia circolare e sostenibile, ed è stata scelta con altre nove tra le 101 aziende candidate al primo round di accelerazione dello scorso luglio 2021. In pochi mesi, i fondatori sono riusciti a porre Padmed in fase di pre-seed, con risultati definiti dagli stessi «interessanti».
«PadMed – continuano Furlan e Schiaffino – è la nostra soluzione per le carenze di digitalizzazione e di frammentazione dei servizi nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale per altro ampiamente evidenziati anche nel Pnrr.
«Smaterializzare device fisici e materializzare device digitali - aggiungono - porta oltre a rilevanti vantaggi economici anche ad avere un impatto reale e significativo in sostenibilità e green economy, con un risparmio importante di materiali e CO2 prodotta. Ci piace dire che con PadMed ci prendiamo cura della salute delle persone ma anche del nostro pianeta. Attualmente ci stiamo preparando per i primi test di validazione e a partire da febbraio 2022 procederemo con trial presso cliniche private selezionate».