Università e giovani imprese, “Relief”
vince l'Italian Master Startup Award

Lo staff di Relief
Lo staff di Relief
di Valentina Bonavolontà
Giovedì 23 Settembre 2021, 17:30 - Ultimo agg. 25 Marzo, 00:45
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È Relief, spinoff della Sant’Anna di Pisa, ad essersi aggiudicata la 15° edizione del Premio destinato alle giovani imprese hi-tech generate dalla ricerca accademica.

L’Italian Master Startup Award - nato nel 2007 e promosso dall’Associazione Italiana Incubatori Universitari PNICube e organizzato quest’anno al Polo Tecnologico di San Giovanni a Teduccio (NA), con il supporto della fiera itinerante sulle innovazioni Innovation Village e dell’European Council for Small Business, il maggiore circuito associazionistico Europeo sull’imprenditorialità, - è l’unico premio su base nazionale che va a riconoscere gli effettivi risultati conseguiti dalle startup nate dalla ricerca accademica nei loro primi anni di vita, creando al contempo un importante ponte con il mondo degli investitori.

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«Sono più di cinquant’anni che faccio il Giffoni Film Festival, ma non mi sono mai stancato. Ogni giorno mi appassiono e ho fiducia verso i giovani. Provo a trasferire temi e valori ai ragazzi secondo le loro possibilità. – ha commentato il fondatore di Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi -.

Tra noi quest’anno ci saranno molti ragazzi nuovi, tra cui un antropologo e un filosofo, perché il Giffoni è anche umanesimo, è anche anima».

L’evento, svoltosi la mattina del 23 settembre, ha visto le migliori imprese nate negli ultimi anni raccontarsi attraverso video, interviste e risposte ai quesiti della Giuria, composta da operatori di fondi di investimento, specialisti di early-stage financing e manager d’impresa, e sfidarsi per aggiudicarsi i 5mila euro in premio e la sottoscrizione e l’accesso a tutti i contenuti per un anno dell’ECSB.

«Abbiamo delle nuove sfide: la pandemia ha svelato la necessità di una fortissima accelerazione della digitalizzazione. Noi siamo pronti e vedo forze propulsive» - ha commentato Andrea Prete, Presidente Unioncamere.

Relief, trionfa il settore biomedicale

Relief, spinoff dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha sviluppato un dispositivo biomedicale innovativo per l’incontinenza urinaria, una disfunzione che colpisce circa 500 milioni di persone nel mondo, di cui 3 milioni solo in Italia.

Relief (www.reliefsrl.com), guidata dall’ingegnera biomedicale Gioia Lucarini, CEO e Co-Founder, ha sviluppato una soluzione per contrastare l’incontinenza urinaria attraverso un sistema a ridotta invasività e basso costo. Applicabile a livello ambulatoriale e unisex, il dispositivo è esternamente invisibile ed è capace di ripristinare la continenza urinaria grazie ad un sistema di attivazione wireless basato sull’utilizzo di campi magnetici, migliorando in maniera significativa la qualità della vita del paziente. La semplice procedura di impianto implica non solo minori costi, ma anche tempi di ospedalizzazione ridotti e dunque un ridotto impatto psicologico per il paziente.

«I contest e i diversi premi vinti – ha spiegato Gioia Lucarini in collegamento - hanno consentito di trasformare la nostra ricerca in qualcosa di più concreto che si sta evolvendo in un piano imprenditoriale. Tutto questo è stato possibile grazie a dei progetti di ricerca finanziati al laboratorio di nostra appartenenza alla Scuola Superiore Sant’Anna. Le più grosse difficoltà sono quelle di carattere finanziario, aspetto comune a molte start-up soprattutto in Italia, quindi per una società agli esordi come la nostra, la ricerca di investitori».

L’innovativa tecnologia brevettata da Relief ha recentemente catturato l’attenzione di Santex SpA, azienda italiana leader nella realizzazione di dispositivi medici di alta qualità, che nell’aprile 2021 è entrata nel capitale sociale dello spinoff con un aumento di capitale di 2 milioni di euro, che consentirà di potenziare la fase di commercializzazione e distribuzione in ospedali pubblici e cliniche private convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.                Anche questo premio conferma la qualità della ricerca italiana e il passo in più nel biomedicale.

«L’edizione 2021 dell’IMSA ha premiato uno dei settori tecnologici più significativi della ricerca italiana, il biomedicale. – ha commentato Alessandro Grandi, Presidente di PNICube – Ci piace pensare che anche grazie al nostro piccolo contributo imprese come questa potranno crescere e diventare un domani gruppi consolidati in grado di migliorare la qualità di vita delle persone attraverso la ricerca prodotta dalle nostre università».

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