Napoli Serendipity Lab al Suor Orsola
Incubatore di idee per il turismo 4.0

Napoli Serendipity Lab al Suor Orsola Incubatore di idee per il turismo 4.0
di Rossella Grasso
Giovedì 8 Febbraio 2018, 21:16
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Mettere insieme le ideeper innovare il turismo. È questo l'obiettivo del Napoli Serendipity Lab, un incubatore di ide che nasce al Suor Orsola per iniziativa di Maria D'Ambrosio, docente di Pedagogia Generale e Sociale nell'Ateneo. La nascita del Lab è stata annunciata nella Biblioteca Pagliara dell’Università con un incontro con Mirko Lalli, fondatore e amministratore di Travel Appeal, in Silicon Valley e Giancarlo Carniani, general manager di grandi alberghi di Firenze e ideatore del BTO Buy Tourism OnLine su «Saperi e competenze per l’industria del Turismo nell’Italia 4.0».
 


Forti della propria esperienza all'estero - Carniani è appena rientrato dagli Stati Uniti dove ha frequentato un Corso per General Manager di Hotel alla Cornell University e Lalli alla Singularity University ha frequentato l’Executive program - i due esperti hanno riportato le loro esperienze dando il via alla costruzione di un vero e proprio hub per migliorare le prestazioni del turismo italiano sulle basi del 4.0.

Al Napoli Serendipity Lab con il #Lavorobenfatto di Vincenzo Moretti, partecipano Serena Angioli, Massimiliano Borghi, Osvaldo Cammarota, Nicola Chiacchio, Michele Cignarale, Giuseppe D’Anna, Sebastiano Deva, Ettore Di Caterina, Lucilla Gatt, Luigi Glielmo, Zeno Govoni, Pasquale Iannotta, Susy Martone, Cinzia Massa, Luca Moretti, Cristina Morra, Domenico Nicoletti, Roberto Paura, Giovanni Petrone, Serena Petrone, Valentina Piccioli, Margherita Riccio, Michelangelo Russo, Antonio Santoro, Giorgio Simeoli, Riccardo Van Den Hende, Fausto Villani e tanti altri startupper e innovatori che hanno dato la loro disponibilità a fare rete.

«Ci piace essere esploratori – dice Vincenzo Moretti -  ci piace scrutare i segni del tempo che verrà, ci piace cercare i dati imprevisti, anomali e strategici che possono aprire le porte a nuovi paradigmi, o modificare in maniera significativa quelli esistenti».  «Viaggiare – dice Maria D’Ambrosio - è diventata l’attività che più esprime lo spirito del nostro tempo che fa del turista, più che dell’esploratore o del viaggiatore, la categoria nella quale tutti si riconoscono. Interessante è far emergere i diversi saperi e le differenti competenze che vanno mobilitate e fatte crescere se si vuole che dal desiderio e dal gusto turistico emerga una strategia di sviluppo territoriale. In questo senso l’incontro con Mirko Lalli e Giancarlo Carniani e tutto il gruppo di professionisti, docenti, studiosi, ricercatori, studenti, imprenditori, manager coinvolti a partecipare, vuole attivare le connessioni necessarie a generare nuove mappe per quei territori per i quali immaginiamo un altro futuro».

All'incontro ha partecipato Jepis, Giuseppe Rivello, cui è affidata la realizzazione di un videoclip da un minuto, un docufilm, un podcast e il wall con le parole e con i disegni che racchiudano di volta in volta l'essenza delle riflessioni fatte nel Lab. Il primo incontro del Napoli Serendipity Lab è stato come un cantiere, cioè, dove i lavori sono per definizione sempre in corso, e dove si farà in modo che le idee producano azioni e dalle azioni nascano possibilità da cogliere e da moltiplicare.
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