L'Alto Adige inasprisce le misure e va oltre il Dpcm: bar chiusi, ristoranti e negozi dopo le 18

L'Alto Adige inasprisce le misure e va oltre il Dpcm: bar chiusi, ristoranti e negozi dopo le 18
Giovedì 29 Ottobre 2020, 15:41 - Ultimo agg. 18:14
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La situazione epidemiologica legata al Covid-19, in Alto Adige, è peggiorata ulteriormente negli ultimi giorni. Per questo motivo la Giunta provinciale si è riunita con urgenza questa mattina in video-conferenza, per una nuova ordinanza che verrà firmata domani. Il provvedimento prevede la chiusura da sabato di bar, gelaterie e pasticcerie, mentre ristoranti e negozi (ad eccezione di quelli che vendono generi alimentari e delle farmacie) dovranno abbassare le saracinesce alle ore 18.

Divieto assoluto per ogni tipo di evento o manifestazione, annullate anche le attività di cori e bande musicali, il divieto di spostamento dal proprio domicilio (ad eccezione che per motivi di salute, di lavoro o di necessità) sarà operativo tra le ore 22 e le ore 5 del mattino.

Non potranno svolgersi neppure le feste private, mentre sarà consentita la pratica dell'attività sportiva solamente in forma individuale con lo stop a sport di contatto e allenamenti di gruppo.

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«Dobbiamo intervenire immediatamente e in maniera incisiva per bloccare la catena dei contagi - ha annunciato il presidente Arno Kompatscher - con l'obiettivo di tutelare la salute della popolazione e di salvaguardare il più possibile la scuola e il lavoro. Non si tratta di una decisione semplice, ma di un passaggio assolutamente necessario. Se tutte noi e tutti noi collaboreremo con disciplina e senso di responsabilità, sono convinto che riusciremo a far arretrare il virus».

Rimane garantita la didattica in presenza per servizi di assistenza alla prima infanzia, scuole materne, scuole elementari e scuole medie, mentre per le scuole superiori, sino a fine novembre, la didattica a distanza dovrà coprire almeno il 50% delle ore di lezione. Obbligo di indossare la mascherina di protezione, inoltre, durante le ore di didattica in presenza per tutti gli alunni e gli studenti. 

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Oltre alle regole generali valide per tutto l' Alto Adige, sono in fase di discussione misure ancora più rigide da applicare nei cosiddetti Comuni-Cluster, ovvero chiusura totale di scuole, bar e ristoranti per 14 giorni e spostamenti da e verso i Comuni solo in casi di estrema necessità. Al momento la questione riguarda Laives, Sarentino, Campo di Trens, Racines e Malles, mentre a partire da sabato non saranno più considerati come focolai i Comuni di Monguelfo-Tesido e Sesto Pusteria, dove saranno applicate le medesime limitazioni valide per il resto del territorio provinciale. «I risultati raggiunti in questi ultimi due paesi - ha concluso il presidente Kompatscher - devono farci capire che, con le misure necessarie e la collaborazione della popolazione, possiamo vincere questa battaglia». 

L'Alto Adige, che in questi giorni ha seguito una linea più morbida per ristoranti e cinema, sabato applicherà un giro di vite per limitare la diffusione del coronavirus che andrà «oltre l'ultimo Dpcm». Lo ha annunciato il governatore Arno Kompatscher dopo la seduta straordinaria della giunta provinciale. «Non ritiro l'ordinanza, ma alla luce dell'andamento epidemiologico la situazione è superata. Ci muoviamo in linea con la Germania e l'Austria», ha detto il presidente. 

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