Da un coma apparentemente irreversibile all'esame di maturità. La storia di Antigona, studentessa dell'Istituto Alberghiero Buontalenti di Firenze è un miracolo anche per i medici. Antigona si era sentita male durante una lezione di educazione fisica lo scorso 28 aprile, poi era andata in coma: per mesi insegnanti e amici si sono aggrappati alla speranza di vederla riaprire gli occhi. E ora, dopo tre mesi nonostante le difficoltà del recupero è pronta a riprendersi in mano la sua vita e a tornare a inseguire i suoi sogni: «Voglio diventare chef e pasticciera» ha detto inun'intervista al Corriere Fiorentino.
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Il malore a scuola e la corsa in ospedale
L'incubo di Antigona era iniziato lo scorso 28 aprile.
Il 20 giugno si riunisce la commissione: devono decidere chi ammettere all'esame di maturità. Inizialmente si pensa a un riconoscimento simbolico. Poi i professori cambiano idea: viene istituita una commissione straordinaria a settembre, come previsto per i casi di indisposizione momentanea dello studente.
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Il risveglio e l'esame di Maturità
La bella notizia arriva il primo agosto quando Antigona riapre gli occhi dopo 3 mesi. «Antigona si è svegliata contro ogni previsione e noi abbiamo pianto tutti di felicità» racconta la professoressa Cellai. La ripresa cognitiva della ragazza è formidabile e stuisce tutti: è cosciente, riconosce i familiari e i professori. Vuole fare l'esame a tutti i costi, videochiama i prof, non aspetta neanche il certificato medico. E l'esame va benissimo: per gli scritti, visto che non era in grado di scrivere ha dettato il suo tema all'insegnante di italiano. Un tema sul bullismo, in cui racconta anche episodi subiti in prima persona. Poi l'orale, in videoconferenza. Risultato: 85 su 100. Un traguardo che sembrava impossibile e che è diventato realtà.
Ora la aspetta una lunga riabilitazione presso l'Istituto Don Gnocchi di Firenze. Anche se la strada è in salita, il peggio è passato e lo sguardo è tutto puntato sul futuro: «Una volta che avrò finito la riabilitazione voglio fare la chef, e se possibile la pasticciera» racconta piena di entusiasmo.