Assago, 6 accoltellati nel centro commerciale: morto dipendente Carrefour. Ferito anche il calciatore del Monza Pablo Marì

Colpiti in sei: tra loro Marì, giocatore del Monza in codice rosso ma cosciente. L’aggressore è un 46enne con problemi mentali: dimesso appena una settimana fa

Assago, uomo accoltella cinque persone nel centro commerciale
Assago, uomo accoltella cinque persone nel centro commerciale
di Claudia Guasco, nostra inviata ad Assago
Giovedì 27 Ottobre 2022, 19:44 - Ultimo agg. 28 Ottobre, 09:00
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Alle sei e mezza di ieri sera il supermercato Carrefour del centro commerciale di Assago, alle porte di Milano, era affollato. Andrea Tombolini, 46 anni, è entrato senza destare sospetti, si è mischiato tra i clienti e ha scelto a caso le sue vittime, accanendosi su chi si trovava accanto a lui. Ha afferrato un coltello da cucina da un espositore e ha cominciato a colpire alla cieca, nella zona dell’ortofrutta. Sei i feriti e per Luis Fernando Ruggieri, cassiere di origini boliviane, non c’è stato niente da fare. Troppo gravi le ferite al torace e all’addome, quando sono arrivate le ambulanze era già in arresto cardiocircolatorio. Tra i ricoverati, in codice rosso, c’è anche il difensore spagnolo Pablo Marì, alla sua prima stagione con il Monza. «Ha una ferita abbastanza profonda sulla schiena, penetrante, ma il coltello non ha toccato organi vitali: non è in pericolo di vita», rassicura l’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani. «Mi dicono che dovrebbe riprendersi abbastanza rapidamente. Ha dei muscoli lesionati, per fortuna è cosciente e gli stanno dando dei punti».

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Il raid

Poteva essere una strage se non fossero intervenuti i dipendenti del supermercato e alcuni clienti, tra i quali l’ex calciatore di Napoli, Inter e proprio del Monza Massimo Tarantino.

Bloccano Tombolini e allontanano il coltello, durante l’aggressione l’uomo grida frasi sconnesse: le telecamere di sorveglianza hanno ripreso diversi acquirenti che, sorpresi, si voltano verso di lui. Nessuna matrice ideologica, a quanto pare, ma solo gravi problemi psichici lo avrebbero spinto a impugnare il coltello nel centro commerciale. Da oltre un anno è in cura per una forte depressione ed è stato sottoposto anche a un trattamento sanitario obbligatorio, lo scorso 18 ottobre è stato medicato in ospedale per ferite al volto che si era auto inferto prendendosi a pugni. Si sarebbe scagliato contro le sue vittime in preda a una crisi psichica esplosa all’improvviso. Accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo, davanti ai carabinieri farfugliava frasi sconnesse, prive di senso, in evidente stato confusionale. Ma negli istanti dell’aggressione pareva molto determinato a colpire il maggior numero di persone possibile. «Io lavoro nel negozio accanto. Ho visto le gente correre, atterrita - racconta Paola - Gridavano tutti, in preda al panico. Alcuni hanno assistito alla scena, c’è chi pensava a un attentato». Le notizie si diffondevano frammentarie, chi parlava di pistole, chi di una rapina, il terrore è dilagato rapidamente tra i corridoio del centro commerciale.

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Paura tra gli scaffali

«A noi hanno consigliato di non muoverci - spiega Andrea – Lavoriamo al piano superiore, siamo rimasti chiusi dentro finché ci hanno detto che la situazione era tornata in sicurezza e potevamo uscire». Una commessa ha avuto la prontezza di abbassare la saracinesca barricandosi dentro con i clienti e chi stava facendo compere ha pensato soltanto a scappare verso l’uscita e il più velocemente possibile. Le vittime dell’accoltellatore hanno dai 28 agli 81 anni, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso «vicinanza ai parenti della persona colpita e dei feriti che stanno soffrendo». Bisogna fare in modo, ha sottolineato, che gravi episodi del genere siano «ridotti al minimo» con «una prevenzione che deve diventare ogni giorno più forte». Una richiesta di sicurezza che arriva anche dal presidente del consiglio comunale di Assago, Graziano Musella: «Esprimiamo in nostro dolore per le vittime. Nonostante non sia facile prevedere atti improvvisi, bisogna comunque che vi sia, all’interno dei posti pubblici con grande affollamento, il rinforzo della vigilanza».

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