Giuseppe poteva essere salvato. La sua agonia potrebbe essere durata un paio d'ore. Con la mamma, e il patrigno, che avrebbero cercato di medicarlo. Istantanee dell'orrore dell'ultima domenica mattina di vita del bimbo di sei anni ucciso a bastonate dal compagno della mamma. Ma il quadro è forse ancor più tremendo. La mamma non solo era presente quando Tony Sessoubti ha picchiato due dei suoi tre figli, ma non ha fatto niente neanche quando il bambino ha perso i sensi ed è iniziata la sua lenta agonia.
Leggi anche: Bimbo ucciso a Cardito, il patrigno: «Ho perso la testa». Accertamenti sulla madre
Leggi anche: Bimbo ucciso a Napoli, il patrigno: «Ho perso la testa, Valentina ha cercato di fermarmi»
L'allarme dell'Ami: Violenze sui bambini, nel 20% dei casi il responsabile è il nuovo compagno della madre
Bimbo ucciso a Napoli, la lenta agonia di Peppe

di Mary Liguori
Mercoledì 30 Gennaio 2019, 07:58
- Ultimo agg.
31 Gennaio, 08:10
2 Minuti di Lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout