Ruby-ter, l'assoluzione di Berlusconi chiude il primo troncone. Ecco gli altri processi aperti e le inchieste in corso

L'assoluzione di Berlusconi e il caso Ruby-ter: dopo l'assoluzione di Siena, ecco gli altri processi (e le inchieste) in corso
L'assoluzione di Berlusconi e il caso Ruby-ter: dopo l'assoluzione di Siena, ecco gli altri processi (e le inchieste) in corso
Giovedì 21 Ottobre 2021, 19:47 - Ultimo agg. 20 Febbraio, 23:54
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Per Silvio Berlusconi la sentenza di assoluzione pronunciata questo pomeriggio dai giudici del Tribunale di Siena - con l'ampia formula che il fatto non sussiste in relazione all'accusa di corruzione in atti giudiziari - chiude il primo dei tre processi sul caso Ruby-ter, ossia su quei presunti versamenti a ragazze ospiti delle serate del «bunga-bunga» di Arcore e ad altri testimoni, come il pianista di Villa San Martino Danilo Mariani, anche lui assolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari e condannato nei mesi scorsi solo per falsa testimonianza.

Testi pagati - questa l'ipotesi d'accusa cancellata per ora a Siena - per portare la versione delle «cene eleganti» nei processi sul caso Ruby.

Per l'ex premier, però, sono ancora in corso i dibattimenti di altri due filoni, quello principale a Milano e un altro a Roma. Altri guai giudiziari pendenti per il Cavaliere sono il processo a Bari per la vicenda 'escort-Tarantini' e l'inchiesta a Firenze per le stragi di mafia.

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Il Ruby-ter in corso a Milano

La tranche principale dell'inchiesta Ruby ter, chiusa nel 2015 e poi 'spacchettata' per competenza territoriale anche in altre sedi giudiziarie, ha portato al processo che si tiene a Milano davanti alla settima penale, dove vengono contestati al leader di FI pagamenti per circa 10 milioni di euro in totale. Nel dibattimento Berlusconi è imputato con altre 28 persone, tra cui molte 'olgettine', la stessa Karima El Mahroug, ma anche il giornalista Carlo Rossella e la senatrice Maria Rosaria Rossi. Nelle scorse settimane l'ex presidente del Consiglio con una lettera molto dura inviata ai giudici ha rinunciato alla perizia medico legale, disposta dopo l'ennesima istanza di impedimento per motivi di salute, contestando soprattutto gli accertamenti psichiatrici. È quasi conclusa la fase dei testi dell'accusa e il 3 novembre verrà stilato il calendario degli esami degli imputati. Tre giovani, Barbara Guerra, Alessandra Sorcinelli e Marysthell Polanco, si sono dette pronte a dire la «verità» in aula, dopo aver attaccato l'ex premier con dichiarazioni alla stampa.

Il Ruby-ter in corso a Roma

A fine maggio la seconda sezione penale del Tribunale di Roma ha stralciato per motivi di salute la posizione del Cavaliere, separandola da quella dell'altro imputato, il cantante e amico storico Mariano Apicella. Secondo l'accusa, Berlusconi avrebbe pagato anche il cantante per indurlo alla falsa testimonianza e la prima dazione di danaro sarebbe avvenuta a Roma. In totale, il musicista napoletano - che aveva partecipato ad alcune serate del 2010 finite al centro del caso Ruby, da cui Berlusconi è poi stato assolto - avrebbe percepito illecitamente 157mila euro per mentire.

Il processo "escort" a Bari

Intanto, il 5 ottobre scorso, quasi due anni e mezzo dopo la prima udienza e a oltre 12 anni dai fatti contestati, è ricominciato il processo barese nei confronti di Berlusconi, nel quale è imputato per induzione a mentire, con l'accusa di aver pagato le bugie dette dall'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini (di recente condannato in via definitiva a 2 anni e 10 mesi) nelle indagini sulle escort. Secondo l'accusa, Berlusconi avrebbe fornito a Tarantini avvocati, un lavoro e centinaia di migliaia di euro proprio perché mentisse ai pm baresi che indagavano sulle escort, portate nelle residenze estive dell'ex premier fra il 2008 e il 2009.

Le stragi di matrice mafiosa

Nei mesi scorsi si è saputo che nuovi accertamenti della Procura di Firenze sono in corso nell'indagine che coinvolge Berlusconi e Marcello Dell'Utri e con al centro le stragi di mafia del 1993 a Firenze, Roma e Milano. Si tratta di un'inchiesta aperta e chiusa più volte a partire dagli anni '90. Nuove verifiche sono state disposte dopo che Giuseppe Graviano, capo del mandamento di Brancaccio di Palermo, ha parlato davanti alla Corte di Assise di Reggio Calabria nel processo alla «'Ndrangheta stragista». Graviano ha accusato il leader di Forza Italia di aver fatto affari con suo nonno, che avrebbe consegnato a Berlusconi 20 miliari di lire per investirli nel campo immobiliare. 

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