Brizzi e lo scandalo delle molestie sessuali, il giudice archivia le accuse al regista

Brizzi e lo scandalo delle molestie sessuali, il giudice archivia le accuse al regista
Mercoledì 23 Gennaio 2019, 16:46 - Ultimo agg. 21:00
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«Il gip di Roma Arturi, rigettando l'opposizione delle persone offese, ha emesso decreto di archiviazione delle accuse di violenza sessuale a carico di Fausto Brizzi»: lo comunica il legale del regista, Antonio Marino. «Si chiude così definitivamente - commenta - la vicenda relativa allo scandalo delle molestie apertasi con i servizi delle Iene».

Il regista di
Notte prima degli esami era stato indagato ad aprile del 2018 dopo le denunce presentate da tre donne che lo accusavano di averle molestate. Gli esposti si riferivano a tre presunti episodi avvenuti tra il 2014 e il 2017 ed erano arrivati in Procura oltre i termini previsti dalla legge. Secondo le tre giovani, Brizzi le avrebbe invitate nel suo loft per un provino e le avrebbe poi obbligate a subire atti sessuali.

Sulla scia del caso di Harvey Weinstein, nel novembre 2017 la trasmissione Le Iene aveva trasmesso un'inchiesta di Dino Giarrusso con una serie di testimonianze di donne, in gran parte anonime (quasi tutte apparivano a volto coperto e con la voce camuffata), che accusavano il regista Fausto Brizzi di abusi sessuali. Le uniche due persone intervistate che non avevano chiesto la riservatezza erano Clarissa Marchese, Miss Italia 2014, e la modella Alessandra Giulia Bassi. Alla luce delle accuse, Brizzi aveva dichiarato: «Mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti», sospendendo il suo lavoro. Dapprima aveva ceduto le quote della società Wildside, da lui fondata nel 2009 con Marco Martani, Mario Gianani, Lorenzo Mieli e Saverio Costanzo.

Pronto a tutelarsi legalmente «nei confronti di chiunque abbia affermato e affermi il contrario», il regista, David di Donatello per
Notte prima degli esami, classe 1968, autore di libri bestseller come Cento giorni di felicità aveva chiesto «il massimo rispetto della privacy» della sua famiglia. Nel frattempo la moglie Claudia Zanella, con la quale Brizzi ha una figlia, Penelope Nina, aveva scritto: «mi addolora molto ascoltare le accuse rivolte a Fausto perchè non corrispondono in nessun modo alla persona che conosco, pur nutrendo il massimo rispetto per le donne che si sono sentite ferite. Gli sono vicina perchè è così avviene tra una moglie e un marito quando si affrontano periodi difficili. Sono barricata in casa e non posso nemmeno portare mia figlia al parco: anche questa può essere considerata violenza sulle donne».

Poco prima di Natale, Warner Bros aveva cancellato la firma di Fausto Brizzi dal suo film 'Poveri ma ricchissimì, uscito a dicembre 2017, precisando che il nome del regista non sarebbe stato
«associato ad alcuna attività relativa alla promozione e distribuzione del film». Nell'aprile 2018 Luca Barbareschi aveva annunciato di avere messo sotto contratto Fausto Brizzi per tre anni. Il primo film di questo nuovo corso, intitolato Modalità aereo, uscirà nelle sale il prossimo 21 febbraio, prodotto da Eliseo Cinema con Rai Cinema e distribuito da 01. Nel cast Paolo Ruffini, Lillo Petrolo, Violante Placido, Dino Abbrescia e Caterina Guzzanti.

«Sono contento che le accuse di violenza sessuale nei confronti di Fausto Brizzi siano state archiviate. Non faccio il magistrato, ma leggo i giornali, mi attengo alle prove e mi faccio un'opinione. Alcune delle ragazze interrogate, per esempio, hanno negato di avere avuto rapporti con il regista. Lo ripeto, sono contento. L'ho difeso perché mi sono sempre attenuto alle prove». È quanto ha dichiarato Maurizio Costanzo dopo che il gip Alessandro Arturi ha archiviato l'inchiesta della procura di Roma.

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