Clima, presenza anomala dopo il caldo: la Niña in autunno divide l'Italia tra pioggia e siccità

Clima, presenza anomala dopo il caldo: la Niña in autunno divide l'Italia tra pioggia e siccità
Clima, presenza anomala dopo il caldo: la Niña in autunno divide l'Italia tra pioggia e siccità
Mercoledì 9 Settembre 2020, 16:52 - Ultimo agg. 17:04
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Clima, una presenza anomala caratterizzerà l'autunno dopo il caldo del mese di agosto: la Niña, fenomeno che dividerà l'Italia tra pioggia e siccità. Dopo un'estate "all'italiana", mite ma con qualche picco di caldo soprattutto in agosto, ci si comincia a chiedere “che tempo farà nei prossimi mesi” o almeno quale sarà la tendenza dell’autunno. “Prendendo come riferimento le mappe stagionali e i principali indici atmosferici - spiega Mattia Gussoni de iLMeteo.it - emerge subito una presenza anomala che potrebbe stravolgere i prossimi mesi: si tratta della Niña, quel fenomeno che indica un raffreddamento della temperatura delle acque superficiali dell'Oceano Pacifico centrale ed orientale che, di frequente, influenza il clima del Pianeta, con diversi riflessi anche in Europa e in Italia”.

Dall'ultimo rilevamento della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), infatti, la temperatura superficiale delle acque dell'Oceano Pacifico (agosto 2020) era inferiore di circa 0,8°C rispetto alle medie e a quanto pare nei prossimi mesi la tendenza dovrebbe continuare al ribasso (-1,2°C). Questo fenomeno è capace di interessare con i suoi effetti l'intero globo terrestre con esiti anche opposti. La Niña infatti produrrà un’area di alta pressione piuttosto robusta su Oceano Atlantico orientale, Stati Uniti e Canada - dove verosimilmente avremo poche piogge e rischio di incendi, specie in California - e contemporaneamente genererà un’area di bassa pressione stazionaria tra Alaska, Groenlandia e Islanda, con il rischio di avere vortici ciclonici in discesa da latitudini polari verso il vecchio continente. “Per quanto riguarda l’Italia - spiega Gussoni - dobbiamo tener presente che il fenomeno potrebbe comportare l'ingresso di numerose perturbazioni in discesa dall'Atlantico, rendendo l'avvio dell'autunno piuttosto piovoso sul comparto centro-settentrionale europeo, con effetti anche sulle regioni settentrionali del nostro Paese”. Nessun allarme freddo però per il Belpaese “Se infatti il fenomeno della Niña potrebbe avere ripercussioni per quanto riguarda le piogge - prosegue l’esperto - poco o nulla avrà a che fare con le temperature: la correlazione tra freddo e Nina è, cioè, un falso mito”.




 

Temperature



Secondo le mappe stagionali, le temperature tra ottobre e novembre avranno scarti superiori di circa 1°C rispetto alle medie storiche su buona parte dell'Italia. Prendendo in esame le principali città italiane, a Milano e a Roma non mancheranno giornate gradevoli con valori fin verso i 20°C (specie nella prima parte del mese di ottobre), mentre Napoli si attesta su valori addirittura più alti di qualche grado. Una panoramica che fa presagire periodi di stabilità atmosferica con tempo in prevalenza soleggiato e con un clima particolarmente mite, specie al Centro-Sud. L’anomalia nei valori termici si inserisce nel quadro più ampio dei cambiamenti climatici che vede un aumento costante delle temperature in tutte le stagioni in atto ormai da diversi anni.

 

Precipitazioni



Il prossimo autunno risulta piuttosto delicato a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d'aria completamente diverse: gli ultimi caldi da una parte e i primi affondi freddi in discesa dal Nord Europa dall'altra. La cronaca del recente passato è ricca purtroppo di eventi alluvionali improvvisi in grado di provocare frane, allagamenti e forti temporali, specie al Centro Nord. Da monitorare attentamente saranno le temperature delle acque superficiali dei nostri mari che potrebbero fornire l'energia necessaria per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche la cui previsione è possibile solo a pochi giorni di distanza. Discorso un po' diverso per il Sud dove, al contrario, proprio in concomitanza della Niña, non sono da escludere lunghi periodi di siccità, con assenza quasi totale di piogge a causa dello scudo protettivo offerto dalla permanenza dell'alta pressione.

 
 
 

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