Conte: «Italia andrà in vacanza, l'estate sarà senza quarantena»

Conte: «Italia andrà in vacanza, l'estate sarà senza quarantena»
Conte: «Italia andrà in vacanza, l'estate sarà senza quarantena»
Domenica 10 Maggio 2020, 10:46 - Ultimo agg. 11 Maggio, 07:45
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«Italia andrà in vacanza e l'estate sarà senza quarantena», parola del premier Giuseppe Conte che allunga lo sguardo sui prossimi mesi cercando di ipotizzare cosa potrebbe accadere durante la Fase 2 di convivenza con il Covid19. Il presidente del Consiglio, dunque, afferma che «quest'estate non staremo al balcone e la bellezza dell'Italia non rimarrà in quarantena. Potremo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città - dice Giuseppe Conte in un'intervista al Corriere della Sera -. E sarebbe bello che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l'evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione».

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Conte: «Se epidemia sotto controllo possibili riaperture in anticipo». «Stiamo raccogliendo i dati dell'ultimo monitoraggio e con gli esperti stiamo definendo regole chiare sulla sicurezza per lavoratori e clienti. Se sul piano epidemiologico la situazione rimarrà sotto controllo, potremo concordare con le Regioni alcune anticipazioni. L'importante è procedere sulla base di monitoraggi puntuali, perché per le imprudenze pagheremmo costi enormi». Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, risponde così, in un'intervista al Corriere della Sera, quando gli viene chiesto se conferma che dal 18 maggio e non più l'1 giugno riapriranno bar, ristoranti, parrucchieri.

«Rientro a scuola deve essere gestito in modo unitario in tutta Italia». «Il rientro deve essere gestito in modo unitario su tutto il territorio nazionale. Stiamo lavorando con la ministra Azzolina a un ventaglio di soluzioni così che a tutti i nostri studenti venga assicurato il rientro in classe a settembre in sicurezza». Lo afferma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un'intervista al Corriere della Sera.

Coldiretti:
«81 milioni di turisti in meno, bene invito di Conte per vacanze in Italia». Ammontano a 81 milioni le presenze turistiche perse durante i tre mesi di primavera per effetto del lockdown che ha azzerato i flussi dei viaggiatori a partire da marzo che segna tradizionalmente il rilancio stagionale con il susseguirsi di occasioni di vacanza tra le festività di Pasqua, Festa della Liberazione, 1 maggio e Pentecoste, rilevante soprattutto per gli arrivi dall'estero. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti dell'emergenza coronavirus sulla base dei dati Istat, dalla quale si evidenzia tutta l'importanza delle parole del premier Giuseppe Conte che in una intervista invita gli italiani a trascorrere le vacanze nel Belpaese. L'impatto economico fra marzo, aprile e maggio è drammatico con l'azzeramento della spesa turistica nel trimestre per una perdita stimata dalla Coldiretti in quasi 20 miliardi di euro per l'alloggio, la ristorazione, il trasporto e lo shopping. A pagare il conto più salato è l'alimentare con il cibo che - sottolinea la Coldiretti - è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

Infatti il cibo - rileva la Coldiretti - è il vero valore aggiunto della vacanza Made in Italy che può contare sul primato dell'agricoltura più green d'Europa con 299 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5056 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari. Si tratta di primati che dimostrano l'immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui ripresa - precisa la Coldiretti - dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale futuro considerato che solo i souvenir in prodotti tipici alimentari valgono circa 3 miliardi di euro all'anno secondo un'analisi Coldiretti su dati Isnart. In questo contesto è importante che in risposta alle sollecitazioni della Coldiretti sul sito del Governo sia stata pubblicata la FAQ che chiarisce che non solo gli alberghi ma anche i bed and breakfast e le altre strutture ricettive come gli agriturismi possono già ospitare le persone che sono autorizzate a muoversi nel periodo di emergenza epidemiologica sempre nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e della distanza interpersonale, evitando comunque di causare assembramenti negli spazi comuni o in prossimità degli accessi.

Si tratta di una precisazione di rilievo per le strutture agrituristiche spesso situate in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti e con ampi spazi all'aperto dove - sottolinea la Coldiretti - è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti coronavirus. L'Italia è leader mondiale nel turismo rurale con 24mila strutture agrituristiche diffuse lungo tutta la Penisola in grado di offrire 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola deserti per un totale di 14 milioni di presenze lo scorso anno, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Con l'arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti in città e al mare e anche e per questo - sostiene la Coldiretti - le strutture agrituristiche devono poter ripartire aprendo i cancelli della cascine, i percorsi naturalistici, le visite agli animali con la pet therapy e anche gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell'enogastronomia Made in Italy«.

L'agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy nella fase 2 perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare affollamento» ha concluso Diego Scaramuzza presidente di Terranostra nel precisare l'importanza di realizzare un piano con risorse economiche di sostegno e misure straordinarie di intervento a partire dal DL Rilancio per salvare il turismo nelle campagne.

 
 
 
 
 
 

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