Coronavirus, l'anestesista pugliese conquista il cuore del web: «Amatevi, abbiamo bisogno di tutti voi» Video

Coronavirus, l'anestesista pugliese conquista il cuore del web: «Amatevi, abbiamo bisogno di tutti voi» Video
Coronavirus, l'anestesista pugliese conquista il cuore del web: «Amatevi, abbiamo bisogno di tutti voi» Video
di Simone Pierini
Venerdì 6 Marzo 2020, 21:08 - Ultimo agg. 7 Marzo, 09:40
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«Perdonate la mia faccia stanca e preoccupata». Inizia così il videomessaggio di Felice Spaccavento, un anestesista pugliese, di Molfetta, che ha conquistato il web. Il suo tono rassicurante, le sue parole semplici, incisive, hanno colpito dritto al cuore i cittadini dei social, preoccupati per l'espansione dell'epidemia da Coronavirus. 

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«Non sono un virologo, non sono un epidemiologo, sono un anestetista, mi occupo di pazienti complessi, fragili, che sono a casa e che devono essere preservati nel miglior modo possibile - dice Felice Spaccavento nel video pubblicato su Facebook - vi chiedo semplicemente di rispettare quelle che sono le regole. Di evitare posti affollati, di evitare centri commerciali, di evitare assembramenti. Consentitevi anche di fare singolarmente una passeggiata fuori. Collaborate con noi, con il personale medico, affinché la curva di questa infezione non venga a travolgere in poche ore il sistema sanitario che altrimenti sarebbe al collasso. Noi abbiamo dei posti letto per infezioni virali ma è chiaro che questi posti letto devono essere saturati in un lungo tempo e non in un brevissimo tempo, questa è l'idea e la filosofia di evitare i contagi».
 


«Noi abbiamo il bisogno di rallentare la contagiosità di questa malattia - prosegue l'anestesista pugliese - perché potremmo curarla solo se abbiamo nelle nostre terapie intensive pochi pazienti, così il medico e tutto il personale sanitario si può dedicare a tutti i pazienti nel miglior modo possibile. Noi abbiamo bisogno di tutti voi, cercate di essere responsabili, di amare chi vi sta vicino, pur sacrificandovi ma non creando problemi e non venendo meno ai dettami delle istruzioni del governo centrale e regionale. Se noi collaboriamo tutti, ci riusciamo, poi analizzeremo gli aspetti critici delle varie problematiche che ci sono state. Se non collaboriamo, il nostro sistema sanitario, che appartiene a noi, sarà completamente deflagrato. Siate tranquilli, - conclude - se noi ci mettiamo tutti insieme, uniti, ce la faremo. Ve lo prometto».


 

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