Coronavirus, 43mila denunciati durante la prima settimana di controlli

Coronavirus, 43mila denunciati durante la prima settimana di controlli
Mercoledì 18 Marzo 2020, 20:37 - Ultimo agg. 22:40
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Qualcuno gira in barca mentre qualcun altro bivacca in spiaggia, va nei bar aperti, fa pic-nic o partitelle al parco. E dal controllo delle celle telefoniche si evince che nella martoriata Lombardia ancora molti non rispettano la prescrizione di restare a casa. Il bollettino dei divieti violati aumenta con lo stesso passo dei numeri drammatici sulla diffusione dei contagi da Covid-19. E si moltiplicano le sanzioni: ha raggiunto le 43mila denunce il bilancio della prima settimana di controlli, effettuati su un milione di persone dalle forze dell'ordine per il rispetto delle misure anti-coronavirus. E in Campania arriva anche l'esercito per cercare di evitare assembramenti di cittadini in alcune zone: una misura richiesta e ottenuta dallo stesso governatore De Luca, dopo un colloquio con il presidente del consiglio Conte.

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In tutta Italia la grande maggioranza delle denunce - emerge dai dati diffusi dal Viminale - riguarda cittadini che hanno infranto l'articolo 650 del Codice penale, non avendo rispettato un provvedimento dell'autorità: sono cioè stati trovati in giro senza motivazioni valide. Ad infrangere la norma sono stati oltre 8mila 'furbettì, il numero maggiore dal varo dei divieti, mentre altri 204 avevano invece reso falsa attestazione al pubblico ufficiale. Il primo giorno i denunciati erano stati poco più di duemila, per poi raddoppiare già nel secondo giorno fino a toccare quota settemila nel terzo giorno. Sempre più persone 'pizzicatè in giro dalle forze dell'ordine, ma anche maggiore capillarità e severità nei controlli. Anche per questo si preannuncia un'ulteriore stretta, con misure più stringenti, che potrebbe arrivare proprio in queste ore. Da Nord a Sud, senza distinzione, sono ancora tante le persone che infrangono le regole. A Casale Monferrato, nell'Alessandrino, i carabinieri hanno interrotto la scampagnata di un'intera famiglia di 12 persone. Su una spiaggetta di Portici, alle porte di Napoli, in sette si intrattenevano con tavolino e sedie. Ma c'è anche chi, proveniente dalla 'zona focolaiò di Lodi, era in gita in mare dopo essere sbarcato in Sardegna qualche giorno prima dell'introduzione delle restrizioni: all'uomo è stato imposto l'isolamento fiduciario sulla sua barca.
 

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