Coronavirus, 366 vittime e 622 guariti. Crescono i casi: 7.375, 1.326 più di ieri. Italia seconda per morti. Iss: nessuno immune. Chi viola quarantena rischia carcere

Coronavirus, diretta: ira di Zaia per la stretta: «Inopportuna». Ma Fontana è favorevole
Coronavirus, diretta: ira di Zaia per la stretta: «Inopportuna». Ma Fontana è favorevole
Domenica 8 Marzo 2020, 09:17 - Ultimo agg. 2 Marzo, 14:19
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Coronavirus, un altro giorno difficile in Italia all'indomani del decreto del governo che istituisce zone blindate in Lombardia e ulteriori 14 province. I governatori delle regioni del Sud impongono l'isolamento domiciliare a quanti dalle zone del Nord, indicate dal Dpcm firmato nella notte dal premier Conte - la Lombardia e 14 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche - fanno rientro nelle zone di domicilio al Sud. Ma il Viminale frena: «Le ordinanze delle Regioni contenenti delle direttive ai prefetti relative all'emergenza coronavirus non risultano coerenti con il quadro normativo».

Virus, i nuovi dati in Italia. Sono 366, 113 in più di ieri, i morti legati al coronavirus in Italia. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. Sono 6.387 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.326 persone rispetto a ieri, e 366 i morti, 133 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile.  I guariti sono 622. Il totale dei casi in Italia è, quindi, dal'inizio dell'epidemia di 7.375.

L'Italia, con 366 vittime, è il secondo Paese per numero di morti legati al coronavirus dopo la Cina, che ne registra circa 3.000. A seguire ci sono Iran (194) e Corea del Sud (50), secondo i dati della Johns Hopkins University. Quanto a numero di contagiati, secondo gli stessi dati, l'Italia è al quarto posto dopo Cina, Corea del Sud e Iran.

Chi viola la quarantena rischia il carcere. Lo prevede la direttiva inviata dal Viminale ai prefetti. La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dal 650 cp (con una pena prevista di arresto fino a 3 mesi o l'ammenda fino 206 euro), «salvo che non si possa configurare un'ipotesi più grave quale quella prevista dall'articolo 452 del codice penale: delitti colposi contro la salute pubblica, che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica».

«Questo è il momento della responsabilità, da parte di tutti. Questa battaglia si vince solo con l'impegno di ognuno di noi». Lo scrive su Instagram il premier Giuseppe Conte, rilanciando quanto detto la scorsa notte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Virus, i dati aggiornati ad oggi



Iss: nessuno è immune. «Non c'è una parte d'Italia completamente immune, ci sono parti d'Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà». Così il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa ribadisce l'importanza cruciale delle «misure di distanziamento sociale». «Non è che se uno si sposta il tema cambia», ha detto rispondendo sull'esodo di ieri sera dal nord Italia.

Napoli, primario positivo. Positivo al coronavirus un primario donna del Pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli. Il medico, che oggi ha ricevuto l'esito del tampone, è in discrete condizioni di salute e, al momento, è in quarantena domiciliare. Aveva accusato i primi sintomi riconducibili al coronavirus lo scorso venerdì, con febbre e dolori muscolari importanti. L'esito del tampone ha confermato i suoi sospetti. È stato lo stesso primario a comunicare il suo stato, tranquillizzando sulle sue condizioni di salute. Al pronto soccorso - come riferisce il consigliere regionale Francesco Borrelli, componente della commissione Sanità - sono in corso le operazioni di sanificazione da parte della Asl Napoli 1 centro. Le attività riprenderanno nelle prime ore del mattino di domani.

 


Coronavirus, De Luca: «Isolamento per chi arriva dalle zone rosse»

Controlli nelle stazioni, negli aeroporti e lungo le strade della Lombardia e delle 14 province interessate dal decreto. È questo uno dei punti della direttiva ai prefetti diramata dal Viminale per un'applicazione «uniforme e concordata» delle norme contenute nel Dpcm. Il provvedimento prevede anche che i cittadini in viaggio nelle 'zone di sicurezza' facciano un'autocertificazione per spiegare le «comprovate esigenze» lavorative, di salute o le situazioni di necessità alla base degli spostamenti..

Nove presidenti di regione chiedono tavolo con il governo. «Attivare subito, con assoluta urgenza, un tavolo di confronto tra il Governo, le Regioni e le Province autonome». Lo chiede il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con i presidenti di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Umbria e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano. Insieme, infatti, hanno sottoscritto una richiesta di confronto immediato, in videoconferenza, con il premier Conte relativamente alle disposizioni dell'ultimo decreto sull'emergenza coronavirus
».

Rieti, coronavirus: un contagio e 22 in isolamento domiciliare Nove sono nel Capoluogo

Morto un detenuto nel carcare durante rivolta. Un detenuto è morto nel corso della rivolta scoppiata nel pomeriggio al carcere di Modena. Lo confermano alcune fonti all'agenzia Ansa. Sono in corso le indagini per capire in quale circostanza sia avvenuto il decesso. In tarda serata il personale della polizia penitenziaria è rientrato dentro il carcere. 

Alitalia sospende i voli su Malpensa. Alitalia sospende, da domani 9 marzo, l'attività su Milano Malpensa. Lo si legge in una nota della compagnia aerea secondo cui l'attività sarà sospesa dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40. Alitalia operava da Malpensa tre collegamenti: con le Maldive, paese che ha chiuso i voli provenienti dall'Italia lo scorso 6 marzo, con Tokyo, volo già cancellato nei giorni scorsi e con New York, entrambi operati comunque da Roma Fiumicino.

 

Coroanvirus, Conte: tutelare la salute 

Vo' non è più zona rossa. Il comune di Vo' non è più fisicamente una zona rossa. Nel primo pomeriggio sono stati rimossi quasi tutti i varchi di controllo che da 14 giorni filtravano uscite e ingressi nell'area isolata. «Adesso cominciamo a respirare - dice il sindaco Giuliano Martini - la tensione va allentandosi». I militari dell'Esercito si apprestano a lasciare il paese. Al momento restano in funzione solo due dei 10 check point, sulle strade che confinano con i comuni del vicentino. Gli ingressi al paese sulle strade che arrivano da Padova, anch'essa divenuta area di isolamento, sono invece aperti al traffico. Senza varchi le auto hanno ripreso ad attraversare il centro di Vò, così come molti cicloamatori che, nei giorni precedenti, venivano invece rispediti indietro ai check point.

Morto un anziano a Roma. Un uomo di 81 anni «con positività a covid-19» è morto al policlinico Tor Vergata di Roma. Lo rende noto Salute Lazio, il portale Facebook dell'assessorato regionale alla Salute. A quanto reso noto, si tratta di un «uomo di 81 anni con pluripatologie preesistenti» ed è stata avviata una «indagine epidemiologica».




Coronavirus, Milano blindata ma Piazza Duomo è piena

Il decreto Conte. «Vincolo di evitare ogni spostamento» nell'intera Lombardia e in quattordici province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche. Giuseppe Conte firma nella notte un decreto del presidente del Consiglio che limita le possibilità di movimento nelle zone più colpite dal contagio Coronavirus. Non è un «divieto assoluto», spiega, «non si ferma tutto», non si bloccano treni e aerei: sarà possibile muoversi per comprovate esigenze lavorative o per emergenze e motivi di salute. Ma la polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando in territori dove la crescita dei casi di contagio porta il governo a disporre misure mai così restrittive.

 

Decreto Conte, polemica tra i governatori

«Personalmente sarei stato un pochino più rigido nelle misure che attengono al cosiddetto distanziamento sociale, avrei cercato di impedire occasioni di contatto»: il presidente della Lombardia Attilio Fontana commenta in questo modo, all'Indignato speciale su Rtl il decreto sul Coronavirus firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Molto polemico Luca Zaia«Noi veneti non ci siamo mai tirati indietro, io non mi sono mai permesso di dissentire, anche se c'erano misure che a volte avrei fatto in un'altra maniera. Ma questo decreto per un'interpretazione ha bisogno minimo di una circolare attuativa. Tutto magari ha una ratio, ma per noi veneti, in questo momento no». Il presidente del Veneto, Luca Zaia, critica il decreto del premier Giuseppe Conte sul coronavirus considerando «esagerata e inopportuna» la decisione di definire area rossa le tre province venete e chiede quindi lo stralcio di esse. Zaia ha sottolineato che «non è stato interpellato per un parere prima della definizione del decreto e che l'ultimo contatto con Conte è stato prima di mezzanotte». Durissimo anche  il Governatore del Piemonte Alberto Cirio«Abbiamo trattato fino alle 2 di notte per avere un decreto che avesse maggiore omogeneità, invece ci siamo svegliati con il nuovo decreto già firmato. Il governo ha fatto le sue valutazioni ma con il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini c'era l'accordo per avere una maggiore interlocuzione. Il decreto fatto nella notte - ha aggiunto Cirio, in un video su Fb - ha fatto strillare tanti sindaci, che hanno scoperto di essere in zone rosse, gialle non da una una telefonata, ma sul web o in tv». Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, commenta così la decisione di isolare per coronavirus anche la provincia di Asti: «Una follia, un disastro che non ci aspettavamo. Questa mattina saremo di nuovo convocati in Prefettura, dopo la riunione della notte, ma non sappiamo ancora di preciso cosa accadrà. Ad ora non ci é stato spiegato il motivo di questa scelta».

Coronavirus, Zaia: «Inopportuno inserire tre province del Veneto nella zona rossa»

Nel Lodigiano sichiede chiarezza. «Vogliamo dal governo informazioni chiare e interpretazioni autentiche del decreto firmato questa notte» dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulle nuove misure per limitare il contagio del Coronavirus: è quanto chiedono in una nota i sindaci dei due più grandi Comuni inseriti nella zona rossa del lodigiano Elia Delmiglio (Casalpusterlengo) e Francesco Passerini (Codogno). «Le nostre comunità - sottolineano - hanno dimostrati rispetto delle prescrizioni, pazienza e pacatezza e oggi pretendono semplicemente chiarezza». «Domani - riferiscono - chi va a lavorare e chi riapre l'attività deve sapere cosa può o non può fare e gli operatori sanitari devono avere a disposizione norme chiare».
 

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Conte: mia la responsabilità politica. «Mi assumo la responsabilità politica» delle decisioni che vengono prese in queste ore: «Ce la faremo», dice Conte a notte fonda. E lancia un appello alla «auto responsabilità»: per fermare il contagio non si può più «fare i furbi», dice invitando i ragazzi a stare in casa a leggere e tutelare così la salute dei loro nonni. La firma del decreto del presidente del Consiglio, frutto dell'accorpamento di due dpcm inizialmente previsti, arriva dopo una lunga giornata di contatti con le Regioni e dopo una fuga di notizie («irresponsabile» e «rischiosa per la sicurezza», dice Conte) che porta al diffondersi della bozza non ancora ultimata. I presidenti di Regione su quella bozza dichiarano perplessità, dubbi. Ma milioni di cittadini del centro nord, dopo la diffusione della notizia, iniziano a interrogarsi sulla portata delle misure: «Si è creata confusione», accusa Conte.

Prefetto Lodi positivo. Il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, è risultato positivo al test del Covid-19. Lo ha comunicato lo stesso prefetto all'ANSA, aggiungendo che si trova in isolamento nel suo alloggio in prefettura: «Sto bene e continuo a lavorare per coordinare l'intensa attività sul territorio». Sono risultati contagiati anche il vicario del prefetto e il capo di gabinetto.

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Positivo il governatore del Piemonte. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è risultato positivo al coronavirus. Le sue condizioni di salute sono buone e continuerà a lavorare «inevitabilmente a distanza». Lo rende noto la Regione Piemonte. «Vivo isolato in una parte della mia casa, ma sto bene e non ho sintomi. Questa cosa non mi distoglie dalle mie responsabilità, dal governo regione. Continuerò a fare il lavoro fatto in questi giorni», spiega su una diretta Facebook. 



Quattro positivi in Basilicata. Un paziente ricoverato nell'ospedale «Madonna delle Grazie» di Matera è risultato positivo al coronavirus, portando così a quattro il totale dei contagiati in Basilicata. Lo ha reso noto la task force della Regione Basilicata: il caso di positività a Matera è l'unico sui 36 tamponi, giunti dalle province di Potenza e di Matera, «processati» fino a ieri sera. Per il paziente positivo ricoverato nell'ospedale di Matera si sta valutando il trasferimento nel reparto di rianimazione. Inoltre, si sta ricostruendo la sua «catena dei contatti» ma è stato «escluso che ve ne siano stati con il primo contagiato a Matera».

Emiliano: in Puglia quarantena per chi viene dal Nord. Una ordinanza che dispone l'isolamento fiduciario per 14 giorni per chi da ieri è rientrato in Puglia dalla Lombardia e dalle province indicate dal nuovo Dpcm sull'emergenza Coronavirus è stata firmato nel corso della notte dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Lo ha annunciato lo stesso governatore in un post su Facebook dopo le notizie «sulla 'fugà da parte di centinaia di persone che, in vista dell'entrata in vigore del Dpcm, hanno lasciato» la Lombardia e le Province indicate nel decreto.

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«Considerato che l'esodo di un così elevato numero di persone provenienti dalle zone cosiddette rosse potrebbe comportare l'ingresso incontrollato in Puglia di soggetti a rischio di trasmissione del virus, con conseguente grave pregiudizio alla salute pubblica» l'ordinanza dispone per tutti coloro che «hanno fatto ingresso in Puglia dal 7 marzo provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province» indicate dal nuovo Dpcm «di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale» di «osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi; di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza». In caso di «comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l'operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione». «La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza - si sottolinea - comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge». Saranno i prefetti ad assicurare «l'esecuzione delle misure disposte con la seguente ordinanza» che è stata trasmessa anche ai sindaci.

Chiusi gli scavi di Pompei. In «ottemperanza alle nuove 'Misure di contrasto e contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19'», previste dal Dpcm 8 marzo 2020 - art. 2, lettera d, «che sospende l'apertura di tutti i musei e luoghi di cultura statali», il Parco Archeologico di Pompei ha disposto da questa mattina la chiusura al pubblico dei siti di Pompei, Oplontis, Stabia e Boscoreale fino al 3 aprile


Veneto: 
«Misura sproporzionata». Il Veneto si oppone alla creazione delle tre zone di isolamento nella regione previste dal Dpcm. Nelle controdeduzioni inviate al Governo, il comitato tecnico scientifico di supporto all'Unità di crisi aveva chiesto «lo stralcio delle 3 province di Padova Treviso e Venezia dal decreto». A fronte di cluster circoscritti, «e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende - è scritto nelle controdeduzioni - il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all'andamento epidemiologico».

Stop a gare di basket. «In seguito al nuovo decreto diramato dal Governo contenente misure urgenti di contenimento del contagio e conseguente Provvedimento di chiusura in Lombardia e in 14 province, la Lega Basket, in accordo con la Federazione Italiana Pallacanestro e sentite anche le società interessate, ha deciso di sospendere tutte le gare della settima giornata in programma domenica 8 marzo».
Lo scrive la Lega Basket sul sito
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