Coronavirus, festino in casa con gli amici per il compleanno: "traditi" dai vicini di casa

Coronavirus, festino in casa con gli amici per il compleanno: "traditi" dai vicini di casa
Coronavirus, festino in casa con gli amici per il compleanno: "traditi" dai vicini di casa
Lunedì 23 Marzo 2020, 09:04 - Ultimo agg. 2 Marzo, 18:47
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È costato caro il festino di compleanno organizzato sabato sera nell'appartamento dell'amico. Cinque invitati. Tutti denunciati per la violazione dei divieti imposti a contenimento del rischio contagio da coronavirus. I carabinieri sono intervenuti nel condominio di Mira (Venezia) verso l'una e trenta dopo che alcuni inquilini del palazzo hanno chiamato il 112, lamentandosi per il chiasso e la musica al alto volume. Pensavamo che ci si potesse ritrovare insieme in casa, non siamo mica in giro la giustificazione fornita dai cinque giovani, fra il 30 e i 38 anni, uno di Dolo, uno di Mestre, uno di Venezia e due miresi.

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PARCHI
Nella prima domenica di chiusura totale dei parchi pubblici e di stop a passeggiate e pedalate, i vigili urbani di Mestre, pur intensificando le pattuglie a presidio del territorio, non hanno rilevato infrazioni significative. Lo stesso sul fronte serrande abbassate: nessuno negozio ha tenuto aperto e diverse catene della grande distribuzione alimentare avevano comunque deciso di chiudere di domenica ancor prima dell'ordinanza voluta dal Governatore Zaia. 

CHIOGGIA
Chiusi per eccesso di frequentazione dalla polizia locale di Chioggia tre punti di distribuzione automatica di bibite e snack di un solo proprietario: in Corso del Popolo, via Roma e via San Marco. Classificati come esercizi di vendita al dettaglio di alimentari e pertanto esentati dalla stretta anti contagio eccetto la domenica, sono finiti nel mirino dei vigili per la loro frequentazione, che già dava problemi in passato. Costituiti da una sola stanza, sempre accessibile e dotata di distributori automatici, sono frequentati, sia di giorno che di notte, da gruppi di ragazzi, giovani e giovanissimi, che si fermano per stare in compagnia. E se prima creavano disturbo ai residenti, oggi non rispettano nemmeno il divieto di assembramento. Pertanto, da sabato scorso le attività sono state sospese d'autorità fino al 3 aprile.

SAN DONÀ
Sette denunciati a San Donà perché bevevano birra e caffè al bar dopo aver finito di lavorare. Sono tutti dipintori edili, quattro albanesi, due italiani e un marocchino. Terminato il turno, invece di dirigersi subito a casa, sono stati sorpresi dai vigili nel tardo pomeriggio di venerdì scorso mentre bevevano seduti ai tavolini di un bar in via Martiri delle Foibe, la bretella che collega il casello dell'autostrada A4 al centro commerciale Piave. Sono stati sanzionati, appunto, perché, pur rispettando le distanze di sicurezza, la loro presenza al bar non era giustificata. Ieri mattina sono state intercettare tre persone che facevano una corsetta in via Silos e in località Borgovecchio.

(Hanno collaborato Davide De Bortoli e Diego Degan)
 

 
 

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