Coronavirus, Locatelli: «Il pericolo non è passato, ma salvate 30 mila vite con le misure precauzionali che vanno mantenute»

Coronavirus, Franco Locatelli: «Il pericolo non è passato, mantenere tutte le precauzioni e rispettare i divieti»
Coronavirus, Franco Locatelli: «Il pericolo non è passato, mantenere tutte le precauzioni e rispettare i divieti»
Sabato 4 Aprile 2020, 18:50 - Ultimo agg. 19:06
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«Il pericolo non è scampato, ma è solo la dimostrazione che quanto messo in atto è servito per contenere la diffusione epidemica del coronavirus. Misure che bisogna continuare a rispettare senza alcun cedimento». Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli durante la conferenza stampa delle 18
«Uno studio autorevole ha di fatto definito in almeno superiori a 30mila il numero delle vite che sono state salvate o delle morti evitate attraverso queste misure di contenimento».

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«Sia il ministro della Salute Roberto Speranza sia il commissario Arcuri hanno sottolineato l'importanza di rispettare le norme di distanziamento sociale che rappresentano la strategia più efficace per contenere sempre più il contagio epidemico». ha aggiunto il presidente del Consiglio superiore di sanità. «Anche il sindaco di Milano - ha ricordato - ha attirato l'attenzione sull'aumento degli spostamenti e questo deve servire come monito per fare sì che ognuno di noi che vive in Italia abbia comportamenti improntati al più alto senso di responsabilità individuale: è l'unico modo che abbiamo per onorare la memoria di concittadini che hanno perso la vita».

 



 
 


«Sarebbe facile questa sera iniziare subito dai dati largamente incoraggianti che il dottor Borrelli ha appena citato sul calo del numero degli accessi nelle terapie intensive e del numero di deceduti, ma vorrei iniziare e chiudere con due note che possiamo definire improntate alla pietas umana. E inizio ricordando che oggi è scomparso un servitore dello Stato, Giorgio Guardamacchia, che faceva parte della scorta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A lui credo che dobbiamo dedicare un sincero e affettuoso pensiero da estendere ai figli e ai suoi affetti più cari».
 


Così il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, in conferenza stampa alla Protezione civile sull'emergenza Covid-19. «L'ho voluto citare - ha precisato - perché è un'altra di quelle categorie che per tutelare la salute degli italiani, perché anche le forze dell'Ordine giocano un ruolo importante, ha addirittura perso la sua vita e non a caso uso il termine servitore dello stato: questa situazione emergenziale ha fatto risaltare figure come quella del commissario».

Bergamo
«Non perché io sia bergamasco, ma perché mi sembra giusto, condivido l'esperienza vissuta andando qualche giorno fa a Bergamo e vedendo quanto di straordinario hanno realizzato alpini e volontari della Confartigianato trasformando i locali della Fiera in ospedale da campo perfettamente attrezzato e in grado di accettare già da lunedì pazienti che ne abbiamo bisogno, scaricando il carico dell'ospedale Giovanni XXIII». Lo ha ricordato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, in conferenza stampa alla Protezione civile sull'emergenza Covid-19. «Si tratta di un territorio profondamente ferito - ha evidenziato - e di una risposta in grado di aiutare chi ne ha bisogno: è la parte migliore di questo Paese e quanto credo ci debba rendere orgogliosi di essere italiani».

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