Coronavirus, in Lombardia positivo l'assessore Mattinzoli. Dall'ospedale: «Sto bene, guarirò in fretta». Negativi i test alla Giunta

Coronavirus, positivo l'assessore regionale Alessandro Mattinzoli: «Test per tutta la giunta della Lombardia»
Coronavirus, positivo l'assessore regionale Alessandro Mattinzoli: «Test per tutta la giunta della Lombardia»
Lunedì 2 Marzo 2020, 10:35 - Ultimo agg. 21:28
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Tutti nello stesso palazzo, ma tutti in video-collegamento da una stanza diversa: la quotidiana conferenza stampa a Palazzo Lombardia è la dimostrazione visiva dell'ennesima difficoltà dovuta dalla diffusione del coronavirus in una regione che conta ormai oltre 1.250 positivi. Tra loro, da questa mattina c'è anche l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli, ricoverato all'ospedale di Brescia, e quindi tutti i membri della giunta si sono sottoposti al test, risultati poi tutti negativi, prima di riunirsi con la mascherina per varare lo stanziamento di 50 milioni per gli ospedali e per l'assunzione di infermieri.

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«Non siamo preoccupati, stiamo tutti bene e siamo estremamente concentrati sul nostro lavoro, e dalle nostre facce si vede che è molto intenso. La luce del sole la vediamo poco», la rassicurazione dell'assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha subito annullato la visita prevista in giornata a Lodi, Cremona e nella zona rossa e per la seconda volta si è sottoposto al tampone. «Sto riposando e sono assolutamente tranquillo», ha detto Mattinzoli che ha poi inviato un messaggio ai suoi colleghi spiegando che «l'intenzione di prenderla non ce l'avevo proprio. Mi è capitato, si vede che dovevo finire in bellezza questo periodo con un'altra sfiga e adesso spero di chiudere qui». «So che presto tornerà con noi a combattere insieme questa battaglia», ha detto il governatore Attilio Fontana, prima di annunciare la guarigione della dipendente della Regione che ha causato il suo auto-isolamento: «Sta per essere dimessa e tornerà a casa sua». Dimessi anche due pazienti della zona rossa ricoverati al Sacco, «un'ottima notizia» ha commentato Gallera che ha però dato conto di altri 7 decessi (con il totale che è salito quindi a 38), sempre di persone in età molto avanzata e con altre patologie. 
 

 

Resta infatti quella lombarda la zona più colpita dall'emergenza: nei prossimi giorni arriverà il ministro della Salute Roberto Speranza, mercoledì ci sarà una video conferenza con il premier Giuseppe Conte e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha dato la disponibilità per inviare il personale medico militare in una regione dove c'è una mobilitazione e uno sforzo collettivo che, come spiega Fontana, va oltre l'«umana immaginazione». Tra ospedali sotto stress, i 10 Comuni della zona rossa paralizzati e tante aziende in difficoltà, ci sono anche musei e biblioteche che riaprono a Milano, dove da stamattina il suo monumento simbolo, cioè il Duomo, è tornato visitabile anche se con tutta la cautela imposta dagli ingressi contingentati. Bisogna fare «il possibile perché gli animi e le volontà dei milanesi non si lascino prendere da uno sconforto e da un timore che blocchino oltre il dovuto l'energia della nostra città», l'appello del sindaco Giuseppe Sala. «Ritorneremmo ad essere efficienti, belli e capaci come lo siamo stati fino a una settimana fa», la certezza di Fontana.​

 

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